> > Rosa Alfieri ammazzata dal vicino, la confessione: "Le voci mi dicevano di uc...

Rosa Alfieri ammazzata dal vicino, la confessione: "Le voci mi dicevano di uccidere"

Elpidio D'Ambra e Rosa Alfieri

La folle giornata di droga e violenza del killer della 22enne, Rosa Alfieri ammazzata dal vicino, la confessione: "Le voci mi dicevano di uccidere"

La povera Rosa Alfieri venne davvero ammazzata dal vicino, la confessione arriva dal processo per quel terribile delitto di un anno fa: “Le voci mi dicevano di uccidere”. Le parole pronunciate dal 32enne Elpidio D’Ambra nell’aula di Corte di Assise di Napoli sono agghiaccianti. Ha detto l’imputato davanti ai giudici popoplari ed alla presidente Concetta Cristiano con giudice a latere Paola Scandone: “Le voci mi dicevano di uccidere. Altrimenti mi avrebbero ucciso loro“. 

La confessione: “Le voci mi dicevano di uccidere”

D’Ambra è reo confesso dell’assassinio di Rosa Alfieri, la 22enne di Grumo Nevano che venne strangolata a casa dell’uomo nel pomeriggio del primo febbraio dello scorso anno. La sesta udienza del processo in Corte d’Assise di Napoli è stata terrificante per le affermazioni dell’imputato sulla morte violenta data a quella ragazza ammazzata per essersi opposta a un tentativo di stupro. L’imputato ha dichiarato di essere sotto l’effetto di psicofarmaci che gli hanno cancellato alcuni ricordi, poi è andato in contraddizione asserendo di aver saltato la somministrazione per poter parlare in aula

“Quel giorno ero pieno di cocaina e crack”

A seguire sono arrivate le scuse alla famiglia della vittima: “So che non mi perdoneranno mai e hanno ragione”. E l’omicidio? Colpa “non sua”, ma della  droga: “La mattina del primo febbraio ha detto ho assunto mezzo grammo di cocaina insieme al mio datore di lavoro. Nella mia testa avevo voci come quelle che si sentono allo stadio. Nel pomeriggio ho preso un altro grammo di cocaina e mezzo di crack. Le voci nella mia testa si sono fatte insopportabili. Mi dicevano: uccidi, uccidi altrimenti ti uccidiamo noi“.