> > Royal Wedding, il sermone del vescovo Michael Curry

Royal Wedding, il sermone del vescovo Michael Curry

michael curry

La predica del vescovo della chiesa episcopale americana si è focalizzato sul 'potere redentivo dell'amore'.

Non c’è dubbio che una persona che ha, seppur inconsapevolmente, rubato la scena ai due sposi durante il matrimonio reale è stato il reverendo Michael Curry, vescovo di Chicago e primo afroamericano alla guida della Chiesa episcopale americana. Lo stile energico e appassionato nel predicare e il contenuto del sermone non sono, riferisce la stampa britannica, consueti per la famiglia reale. Kensington Palace ha divulgato una copia della predica che però, in alcune sue parti, si differenzia rispetto a quella pronunciata nella cappella di San Giorgio del castello di Windsor. Michael Curry non disdegna infatti di improvvisare; il discorso, data la natura pubblica del matrimonio, è comunque facilmente reperibile.

Il sermone

Il reverendo Curry inizia citando una frase pronunciata da Martin Luther King: “Dobbiamo scoprire il potere dell’amore, la redenzione che vi è nell’amare. E quando lo facciamo, da questo vecchio mondo ne nasce uno nuovo. Amare è l’unica via”. L’intero discorso si sviluppa da questo incipit, con l’amore come protagonista, inteso non solo in modo romantico ma con un senso più ampio: “(…) Il potere dell’amore non in senso romantico, ma in ogni sua forma. In un certo senso, quando si è amati e lo si comprende, (…) quando si vuole bene e lo si mostra, c’è qualcosa di perfettamente corretto”. Secondo Michael Curry, amare è la maniera più immediata e spontanea per arrivare a Dio: “Un antico poema medievale recita: ‘Quando il vero amore è stato svelato, in quel momento si trova Dio'”. Citando la morte di Gesù Cristo, Curry ricorda che il sentimento in questione non “(…) è egoista, non è incentrato solo sul benessere individuale, ma comporta anche un sacrificio e cambia la vita. Ed è in grado di cambiare il mondo”. Successivamente- il discorso dura circa una ventina di minuti- il reverendo cita il gesuita francese Pierre Teilhard de Chardin, “(…) uno dei più grandi spiriti del XX secolo”. Di formazione scientifica oltre che teologica, de Chardin afferma che la capacità di sfruttare l’energia del fuoco è alla base della civiltà dell’uomo, del suo progresso tecnologico che avanza passo dopo passo nei secoli. Conclude Michael Curry: “(…) de Chradin riteneva che se l’umanità fosse in grado di catturare l’energia dell’amore, per la seconda volta nella storia l’uomo avrebbe catturato l’energia del fuoco”. Cioè, l’umanità nel suo complesso sarebbe capace di cambiare, positivamente, il mondo in cui vive.

Il vescovo di Chicago

L’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, che ha officiato il matrimonio di Harry e Meghan insieme al decano di Windsor David Conner, ha suggerito Michael Curry per tenere un sermone durante la cerimonia. L’arcivescovo di Canterbury e il vescovo di Chicago sono entrambi favorevoli, pur con alcune differenze di vedute, a un ammodernamento della chiesa anglicana, nata da uno scisma quasi 500 anni fa e che risponde, per le questioni temporali, ai sovrani d’Inghilterra. Michael Curry ha 65 anni, è sposato e ha due figlie; diventa pastore episcopale nel 1978, vescovo nel 2000. Il vescovo di Chicago è stato tra i primi, nella chiesa episcopale, a permettere il matrimonio tra persone dello stesso sesso, proprio nella sua diocesi.