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Rsa aperte ai parenti dal 9 maggio, l'ipotesi: le linee guida delle Regioni

Rsa aperte ai parenti: l'ipotesi

Rsa aperte ai parenti entro maggio, Andrea Costa: "Stiamo lavorando a un emendamento che consentirà il ritorno delle visite dei parenti ai propri cari".

Rsa aperte ai parenti, via libera alle visite entro maggio: i comitati chiedono lo sblocco dal 9 maggio, festa della mamma. Le linee guida delle Regioni.

Rsa aperte ai parenti

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, annuncia a Rai Radio1: “Stiamo lavorando a un emendamento che verrà inserito nel decreto Aperture e che consentirà il ritorno delle visite dei parenti ai propri cari nelle Rsa”.

L’emendamento, spiega Costa, “farà chiarezza, stabilirà le regole. Darà una risposta chiara, univoca. Creerà condizioni identiche, omogenee, uniformi per tutto il territorio nazionale. Da troppo tempo i nostri anziani, i nostri cari vivono soli in queste strutture”. E alla domanda su una data precisa in cui avverrà questa riapertura, Costa indica il mese di maggio, ma resta sul vago.

Le linee guida delle Regioni

Intanto le Regioni hanno preparato le loro linee-guida con le proposte delle regole da applicare in vista delle riaperture. Dette indicazioni saranno discusse nella giornata di mercoledì 5 maggio in Conferenza Regioni.

Rsa aperte ai parenti: serve una data

I comitati insistono per avere una data precisa: “Siamo stufi e la situazione, per quanto in evoluzione, è ancora inaccettabile. Qualcuno in Italia non riesce a capire che non possiamo aspettare ancora i ritardi e i tempi della politica”, afferma Dario Francolino, presidente del comitato Orsan-Open Rsa Now.

Secondo lo stesso, “indicare genericamente il mese di maggio e l’inserimento di un emendamento al decreto riaperture per consentire la riapertura delle visite dei familiari nelle Rsa, non è rispettoso dei diritti dei 350.000 ospiti delle strutture, per i quali ogni giorno è un giorno in più di pena senza alcuna colpa”.

Continua: “Chiediamo quindi che domani, nel corso della seduta della Conferenza delle Regioni venga formalizzata la data in cui saranno riaperte alle visite dei familiari le Rsa italiane che possono garantire adeguati protocolli di sicurezza, che dovrebbero già essere stati adottati. Per la data noi chiediamo che sia anche simbolicamente il prossimo 9 maggio, Festa della Mamma, per consentire a me e agli altri 2 milioni di congiunti stretti di riabbracciare le proprie mamme dopo 15 mesi di straziante solitudine”.

Rsa aperte ai parenti: le regole

Per questa riapertura è previsto un numero di regole categoricamente da rispettare, quali: divieto di assembramento, distanziamento, possesso del Green Pass, e simili.

Necessario Green Pass

L’ingresso alle Rsa sarebbe permesso “solo a visitatori o familiari in possesso di Certificazione Verde Covid-19″, (ovvero il Green Pass) o “in alternativa può essere validamente utilizzata l’attestazione di una delle condizioni necessarie per il rilascio delle stesse purché non scadute”.

Vietati assembramenti

Si prevede inoltre che “la struttura garantisca una programmazione degli accessi dei familiari lungo l’arco della giornata con modalità e forme atte a evitare assembramenti, per cui di norma gli accessi devono riguardare non più di due visitatori per ospite per visita e per una durata definita”.

Nelle linee guida sono contenute anche indicazioni di carattere generale e si sottolinea che “si dovranno considerare le condizioni dell’ospite e del visitatore, nonché le caratteristiche logistiche della struttura stessa e le mutabili condizioni epidemiologiche”.

Il “permesso” del medico

“L’accesso dei visitatori, inoltre, è consentito esclusivamente sulla base delle valutazioni della Direzione Sanitaria ovvero del medico-referente Covid-19 della struttura”.

Le altre regole sono:

  • Distanziamento: “Per evitare assembramenti di persone deve essere assicurato il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra visitatori (estendibile fino a 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio), ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale”, si sottolinea nelle linee guida.
  • Sorveglianza: i familiari o i visitatori, “oltre ad esibire la Certificazione Verde Covid-19” saranno “sottoposti al protocollo di sorveglianza già in uso presso la struttura”.
  • L’uscita degli ospiti: “L’uscita programmata degli ospiti dalle proprie strutture richiede una specifica autorizzazione da parte delle Direzioni sanitarie-Responsabili medici-Referente Covid-19”.
  • L’accesso ai minori: “viene sconsigliato l’accesso di minori per i quali non sia possibile garantire il rispetto delle misure di prevenzione”.
  • Incontri all’aperto e al chiuso: in presenza di condizioni climatiche favorevoli “vanno sempre privilegiati gli incontri in spazi aperti e allo scopo dedicati”. Per quanto riguarda gli spazi al chiuso la visita “deve avvenire preferenzialmente in spazi dedicati esclusivamente alla finalità della visita stessa ed è opportuno che la struttura identifichi spazi idonei, ampi ed arieggiati”.
  • Condizioni psico-fisiche: in presenza di specifiche condizioni psico-fisiche “può essere valutata la visita all’interno del nucleo di degenza”.