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Ruby: "Su Berlusconi solo fango"

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Siamo alle solite, la consulta si esprime ed in sole 48 ore il presidente del consiglio è sul rogo. "Ci troviamo di fronte all'ennesimo teorema costruito appositamente per gettare fango sulla mia persona e sul mio ruolo istituzionale nel tentativo, illusorio, di eliminarmi dalla scena politica. M...

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Siamo alle solite, la consulta si esprime ed in sole 48 ore il presidente del consiglio è sul rogo. “Ci troviamo di fronte all’ennesimo teorema costruito appositamente per gettare fango sulla mia persona e sul mio ruolo istituzionale nel tentativo, illusorio, di eliminarmi dalla scena politica. Ma questa volta e’ stato superato ogni limite”. Silvio Berlusconi parla sul caso Ruby parla di “Fango che ricadra’ su chi utilizza la giustizia come arma politica. Questa ulteriore macchinazione giudiziaria, per quanto possente e ampliata dal solito circuito mediatico, non riuscira’ – aggiunge il Premier – a fermarci e a distoglierci dal nostro impegno di cambiare il Paese. Anche questa volta – assicura – non ce la faranno”.
Luca Palamara, naturalmente respinge le accuse intervenendo al Convegno capi del Lazio dell’AGESCI, l’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani e dice: “E’ importante essere tutti testimoni di legalita’ bisogna uscire da una logica dello scontro tra politica e magistratura che non porta da nessuna parte”. Secondo il presidente dell’Anm “si rischia di creare nella nostra societa’ un blocco o un corto circuito. In politica c’e’ una maggioranza e un’opposizione, la magistratura invece ha solo il compito di far rispettare la legge”. Poi l’avvertimento: “In Italia l’illegalita’ esiste, se e’ vero che la corruzione brucia 60 miliardi di euro all’anno, pari a 3 o 4 finanziarie”. Noi ci chiediamo, che vadano i giudici ad arrestare questi presunti illegali, al posto dei poliziotti che per 1200 euro rischiano la vita anche per proteggere lo stesso Palamara ed i giudici stessi.
“Nonostante un imponente apparato investigativo degno di ben altro tipo di indagine e avviato a dispetto di una palese incompetenza funzionale e territoriale – rimarca Berlusconi – i Pm milanesi alla fine hanno raccolto soltanto chiacchiere e conversazioni private senza alcuna rilevanza penale”. “Hanno ugualmente proceduto in spregio a ogni norma, a ogni codice, a un utilizzo equilibrato degli strumenti giudiziari, mettendo in atto perquisizioni e trattamenti inaccettabili nei confronti di persone considerate semplicemente ‘a conoscenza dei fatti'”. La dichiarazioni si chiude quindi cosi’: “Ci troviamo di fronte all’ennesimo teorema costruito appositamente per gettare fango sulla mia persona e sul mio ruolo istituzionale nel tentativo, illusorio, di eliminarmi dalla scena politica. Ma questa volta e’ stato superato ogni limite.
Il fango ricadra’ su chi utilizza la giustizia come arma politica. Questa ulteriore macchinazione giudiziaria, per quanto possente e ampliata dal solito circuito mediatico, non riuscira’ a fermarci e a distoglierci dal nostro impegno di cambiare il Paese. Anche questa volta non ce la faranno”.
“Ma quale prostituzione, Silvio mi ha dato 7mila euro solo perche’ gli ho chiesto un aiuto per trovare lavoro. Il resto sono balle” ha aggiunto, “nello scandalo mi ci sono trovata dentro. Il mio nome e’ uscito, non sono stata io a cercare visibilita’. Per quanto riguarda il presidente, gli stanno gettando fango addosso, come sempre”. “Io alle feste a Arcore non ho mai fatto niente”, giura, spiegando di esserci stata tre volte, la prima portata non da Lele Mora ma “da una mia amica di cui non faccio il nome”. “C’erano donne di tutti i tipi, anche famose”. Escort? “Che io sapessi, no. Ma c’erano sempre donne bellissime”. E il bunga bunga? “Una vecchia barzelletta del presidente”.