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Russia, concessa amnistia per attivisti Greenpeace

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Gli ambientalisti dell'associazione Greenpeace, fermati in Russia con l’accusa di teppismo e pirateria per aver attaccato una piattaforma artica a Gazprom, potranno tornare a casa. Lo ha deciso il Parlamento russo con un provvedimento di amnistia approvato da Vladimir Putin. La legge dovrebbe ...

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Gli ambientalisti dell’associazione Greenpeace, fermati in Russia con l’accusa di teppismo e pirateria per aver attaccato una piattaforma artica a Gazprom, potranno tornare a casa. Lo ha deciso il Parlamento russo con un provvedimento di amnistia approvato da Vladimir Putin. La legge dovrebbe entrare in vigore già per questo fine settimana, consentendo quindi agli attivisti (tra cui l’italiano Cristian D’Alessandro) di far ritorno nei loro Paesi.

Il provvedimento di amnistia verrà esteso anche alle Pussy Riot, che potrebbero essere libere già a Capodanno. Le esponenti del gruppo femminista sarebbero state comunque liberate entro il mese di Marzo prossimo. Gli attivisti di Greenpeace hanno trascorso due mesi in carcere e, seppure liberati su cauzione, sono rimasti in Russia perché non è stato concesso loro il visto per espatriare. La vicenda, per fortuna, si è conclusa nel migliore dei modi.