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Russia: “Distrutto il sito in Ucraina con le armi inviate dall’Italia”

Un obice italiano FH-70 da 155 mm

Un'incursione "LD" delle truppe russe avrebbe distrutto un sito in Ucraina con le armi inviate dall’Italia fra cui i potenti obici FH-70 da 155 mm

L’annuncio della Russia è secco, sarebbe stato “distrutto un sito in Ucraina con le armi inviate dall’Italia”. Una nota del Ministero della Difesa di Mosca spiega che un drone ha fatto eliminare con tiro LD (Long Distance) artiglieria nostrana e purtroppo anche il plotone di artiglieri che manovrava le armi. La nota delle forze russe spiega che è stato distrutta una postazione ucraina “dove i nazionalisti avevano posizionato artiglieria (howitzer) inviata dall’Italia”.

Distrutto un sito di armi mandate dall’Italia

Cosa significa “howitzer”? Che ad essere colpiti sono stati obici, cannoni a lunga gittata semoventi o su ruota, proprio come quelli di ultima generazione che Roma aveva inviato a Kiev con l’ultimo controverso “pacchetto” del governo Draghi e discusso dal ministro Guerini in commissione. A riferirlo le agenzie russe citando il ministero della Difesa di Mosca e gli stessi militari hanno pubblicato anche un video in cui si mostra una postazione nascosta tra gli alberi. Ecco parte della nota ripresa dalla Tass: “Il Ministero della Difesa della Russia ha pubblicato un video che mostra la distruzione di una postazione di obici di fabbricazione italiana forniti all’Ucraina”. Ma come è potuto succedere?

Una ricognizione e poi il centro su un plotone

Lo spot di tiro ucraino è stato individuato dai sistemi di ricognizione dell’artiglieria. Poi una ulteriore ricognizione è stata condotta da un veicolo aereo senza pilota. Il drone ha poi confermato che l’attacco di artiglieria ha eliminato “un plotone di artiglieri nazionalisti ucraini insieme agli obici italiani”. Molto probabilmente fra le armi distrutte ci sono anche alcuni obici FH70 da 155 millimetri in grado di sparare tre colpi al minuto a una distanza che può superare i 25 chilometri.