Alessandro Bovo Barack Obama ha deciso: no al G8 di Sochi e la Russia sarà fuori dal vertice. Quindi il G8 diventerà il G7, e saranno presenti i rappresentati di Italia, Germania, Canada, Stati Uniti, Giappone, Gran Bretagna e Francia, oltre che alcuni rappresentati dell’Unione Europea.
A questo vertice, all’Aja, si discuterà della sicurezza nucleare, e la sospensione della Russia è un chiaro messaggio per Vladimir Putin, il quale non verrà riammesso fino a quando non ambierà il suo comportamento. A dire il vero, il vertice a cui si sette grandi si preparano non è nulla di formale, di conseguenza la Russia non può essere espulsa. Difatti è una decisione degli Stati membri a non voler incontrare Putin per protesta, ma per il Ministro degli Esteri Lavrov questa non è una tragedia.
Ma non è finita qui per la Russia: si pensa anche a procedere con un isolamento internazionale e con sanzioni più dure, in modo da colpire la Russia in più settori. Inoltre, si pensa ad accelerare anche la chiusura dell’accordo con Kiev, che prevede un aiuto miliardario in modo da mettere al sicuro i Paesi dell’Est.
Per ci sono dei segnali di tregua: il Ministro Lavrov ha chiesto e incontrato il Ministro degli Esteri ucraino, e insieme hanno dialogato a lungo. Alla fine della disucssione, Kiev ha ordinato agli ultimi militari di andarsene dalla Crimea, ma l’intera Ucraina si prepara a combattere una possibile invasione russa.
di Alessandro Bovo
