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Russia, in fin di vita il dissidente Navalny. Appello della Ue per la sua scarcerazione immediata

rischio di morte per navalny, l'oppositore di vladimir putin

Navalny sarebbe in pericolo di vita. Lo riferiscono i suoi medici: troppo bassi i livelli di potassio. La Ue chiede alla Russia la sua liberazione

Sarebbero gravi le condizioni di vita di Alexei Navalny, il dissidente russo che sta scontando in una colonia penale nella città di Pokrov, circa 100 chilometri a est di Mosca, nota per le sue condizioni molto dure, una condanna a due anni e mezzo per accuse di appropriazione indebita.

Russia: “Navalny sta morendo”. La Ue richiede la sua scarcerazione

La situazione di Alexei Navalny, il dissidente russo, arrestato il 17 gennaio, dopo che era rientrato in Russia dalla Germania, in cui era stato curato per 5 mesi dopo l‘avvelenamento subito, è critica. Navalny dopo l’arresto, era stato condannato dal tribunale di Mosca, ad una pena di due anni e mezzo, da scontare nella colonia penale di Pokrov, nota per le sue condizioni detentive al limite del legale. Il 31 Marzo poi, aveva annunciato lo sciopero della fame in quanto chidedeva di poter essere visitato dal suo medico di fiducia, oltre che per protestare contro la pessime condizioni di vita all’interno della colonia. In questi ultimi giorni, le sue condizioni sono peggiorate, già stremato dai postumi dell’avvelenamento da agente nervino, nei giorni scorsi aveva denunciato forti dolori alla schiena, oltre che poca sensibilità a mani e gambe. La situazione però, è peggiorata nella giornata di ieri 17 Aprile, quando i suoi livelli ematici di potassio sono scesi ad un livello critico, 7.1 mmol/L, come dichiarato dalla sua dottoressa, Anastasja Vasiljeva, e da altri tre medici, tra cui un cardiologo: -“Significa che da un minuto all’altro possono verificarsi sia una compromissione delle funzioni renali sia gravi problemi del ritmo cardiaco. Un paziente con un tale livello di potassio dovrebbe essere osservato in terapia intensiva, perché potrebbe svilupparsi in qualsiasi momento un’aritmia fatale. Una morte per arresto cardiaco”. 

Poche ore prima di questo allarme, lo stesso Navalny aveva denunciato su Instagram,  come il personale carcerario lo avesse minacciato di ricorrere ad un’alimentazione forzata tramite “camicia di forza“.

L’appello della Ue per la sua scarcerazione

A fronte quindi della situazione sempre più critica della salute di Navalny, anche la Ue, tramite Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, per conto dell’Unione Europea, ha fatto un appello per la sua liberazione immediata: -“L’Unione europea è profondamente preoccupata per le notizie secondo le quali la salute del politico dell’opposizione russa Alexei Navalny in carcere continua a peggiorare. Chiediamo alle autorità russe di garantirgli l’accesso immediato ai medici di cui si fida. Le autorità russe sono responsabili della sicurezza e delle condizioni di salute di Navalny in carcere, a cui chiederemo conto. 

L’Ue continuerà a chiedere il suo rilascio immediato e incondizionato, poiché consideriamo la sua condanna motivata da ragioni politiche e contraria agli obblighi internazionali della Russia in materia di diritti umani. A questo proposito, ci aspettiamo anche che la Russia adempia ai suoi obblighi ai sensi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, compreso il rispetto della misura provvisoria della Corte europea dei diritti dell’uomo per quanto riguarda la natura e la portata del rischio per la vita del sig. Navalny”.

Poi Borrell conclude: -“Il caso Navalny non è un incidente isolato, ma conferma un modello negativo di riduzione dello spazio per l’opposizione, la società civile e le voci indipendenti nella Federazione Russa. In tal senso, l’Ue continuerà a chiedere alla Russia di indagare urgentemente sul tentativo di assassinio tramite avvelenamento di Navalny in piena trasparenza e senza ulteriori ritardi, e di cooperare pienamente con l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) per garantire un’indagine internazionale imparziale”.

Anche gli Usa prendono posizione

Anche gli Usa prendono posizione sulla questione del dissidente Navalny, come dichiarato dal consigliere per la Sicurezza Nazionale di Joe Biden, Andrew Sullivan, raggiunto dalla Cnn: -“Abbiamo comunicato al governo russo che quello che succede a Navalny mentre le autorità russe lo hanno in custodia è loro responsabilità, e verranno considerate  responsabili dalla comunità internazionale. Gli Usa hanno comunicato a Mosca che vi saranno conseguenze se Navalny muore in carcere. Stiamo valutando una diversa serie di misure che potremmo imporre, ma non le comunicherò pubblicamente in questo momento”.

La replica di Mosca

A streto giro è arrivata la replica dell’ambasciatore russo nel Regno Unito, Andrey Kelin, che assicura che Mosca si occuperà del trattamento medico di Navalny e sostiene che il vero scopo delle richieste di aiuto medico dell’oppositore di Vladimir Putin sia di “attirare l’attenzione”.

Manifestazione di piazza per il 21 Aprile da parte dei sostenitori

Intanto per il giorno 21 Aprile, si sta organizzando una grande manifestazione, che dovrebbe interessare tutta la Russia, in sostegno di Alexei Navalny, proteste che dovrebbero iniziare subito dopo il discorso alla nazione di Vladimir Putin. Come dichiarato da Leonid Volkov, capo dello staff dell’oppositore detenuto, tramite post su Facebook: “È tempo di agire, qui non si tratta solo della libertà di Navalny, ma della sua vita”.