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Russia, studente corregge Putin in una lezione di storia: preside lo sgrida, ma il presidente ringrazia

studente corregge Putin

"Nessuna impudenza. Dissentiamo categoricamente col preside" che ha ripreso il giovane studente. A dirlo è il portavoce del Cremlino.

In Russia un giovane alunno spicca per il suo coraggio, il talento e la determinazione. Lo hanno sottolineato in molti, complimentandosi con il ragazzo. Uno studente corregge Putin durante una lezione di storia: il gesto gli è costato un monito da parte del preside, ma il presidente ringrazia e il portavoce del Cremlino rassicura.

Studente corregge Putin, cos’è successo

Ospite in una classe a Vladivostock, nell’estremo oriente della Russia, il presidente Putin ha tenuto una lezione di storia in occasione del primo giorno di scuola. L’evento è stato ripreso in televisione e ha avuto una sorpresa assolutamente imprevista per il leader del Cremlino.

Putin ha parlato della battaglia di Poltava vinta da Pietro il Grande nel 1709 contro gli svedesi, “durante la guerra dei sette anni”. Immediato l’intervento di uno studente, che ha tenuto a precisare quanto detto dal presidente e ha provveduto a correggerlo.

Studente corregge Putin, le sue parole

Notato l’errore, lo studente liceale di 21 anni non si è nascosto e ha voluto correggere quanto detto. Così ha alzato la mano e ha fatto presente che si trattava della Grande Guerra del Nord, durata dal 1700 al 1721, e non della guerra dei sette anni.

Putin ha riconosciuto l’errore e ha ringraziato il ragazzo per la “piccola correzione”.

Studente corregge Putin, preside sgrida il ragazzo e Cremlino rassicura

Putin ha ringraziato il 21enne per la correzione, ma il preside della scuola pare non sia rimasto soddisfatto dell’accaduto e lo ha ripreso per la sua “audacia”. Diversi media e politici di opposizione hanno riportato la notizia e si sono complimentati con il giovane per il coraggio dimostrato. Kira Yarmish, portavoce del dissidente in carcere Alexei Navalny, ha accusato i professori della scuola di insegnare “la sottomissione e il servilismo”.

Sul caso è intervenuto anche il portavoce del Cremlino, Dimitry Peskov, il quale ha assicurato: Nessuna impudenza. Dissentiamo categoricamente col preside” e sperano che l’allievo non sia punito. Ma il preside assicura: Nessuno espellerà questo ragazzo così talentuoso e ben informato”.