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Russiagate, interrogato Stephen Miller: salta incontro Trump-Putin

Russiagate

Secondo quanto viene riportato dai media americani, il procuratore speciale ha convocato il consigliere politico del presidente per valutare se ci sia stato un tentativo di ostacolare il lavoro dell'Fbi.

Russiagate, le indagini per comprendere o meno, quanto e se realmente la Russia abbia influenzato il voto americano nelle ultime presidenziali, continuano senza soluzioni di continuità. Intanto, l’incontro programmato tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e quello della Russia, Vladimir Putin, è stato annullato. A darne la notizia, è la stessa Casa Bianca che ha informato i giornalisti che l’incontro in Vietnam non è più in programma.

Eppure, era stata la stessa Russia, attraverso l’assistente presidenziale del Cremlino, Yury Ushakov, a rivelare la trattativa per un meeting separato a margine del summit dell’Apec (Cooperazione economica Asia-Pacifico): “Ora, in questo momento, si sta concordando il momento, ma sarà il 10”. Subito dopo l’arrivo di Trump, però arriva la secca smentita della Casa Bianca che attribuisce il forfait al fatto che non è prevista la presenza contemporanea dei due leader nella stessa città. Dietro a questo incontro annullato, ci potrebbe essere l’interrogatorio del consigliere della Casa Bianca, Stephen Miller, e quindi la volontà di Trump di non confermare ulteriormente il buon rapporto con Putin.

Russiagate, interrotato Miller

Intanto, secondo quanto viene riportato dai media americani, le indagini sul Russiagate proseguono senza sosta, entrando sempre di più nella sfera di Donald Trump. Difatti, il procuratore speciale Robert Mueller ha interrogato Stephen Miller, consigliere politico del presidente e figura di primissimo piano alla Casa Bianca. Miller è il personaggio più di alto livello finora mai ascoltato nell’ambito delle indagini. A quanto pare, proprio Miller ha avuto un ruolo di primo piano nel siluramento del capo dell’Fbi James Comey: argomento affrontato anche durante l’interrogatorio con il procuratore dell’Fbi.

Secondo quanto viene riportato dai giornalisti americani, uno degli obiettivi degli investigatori dell’Fbi, sarebbe quello di capire se dietro alla gestione del caso Comey, ci sia stato un tentativo da parte della Casa Bianca di ostacolare le indagini sul Russiagate. Inoltre, il procuratore Mueller, sarebbe interessato all’ incontro che si svolse nel marzo del 2016, in piena campagna elettorale, dove il consigliere di politica estera del tycoon, George Papadopoulos si propose per organizzare un incontro tra Trump e Vladimir Piutin. A quell’incontro era presente anche Miller.

Dunque, il procuratore speciale dell’Fbi, Robert Mueller prosegue senza soluzioni di continuità le indagini nella speranza che il caso Russiagate venga archiviato quanto prima, dando però risposte certe alla politica e ai cittadini americani. Una possibilità non del tutto remota, soprattutto se dovesse essere confermata la “partecipazione” della Russia di Vladimir Putin alle ultime elezioni presidenziali.