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Russiagate news, Facebook assumerà 10mila persone per la sicurezza

Russiagate news

Dopo gli ultimi risvolti, Facebook ha deciso di assumere 10mila persone per la sicurezza entro la fine del prossimo anno.

Russiagate news, tra le ultime novità su Manafort ed il presunto coinvolgimento del cognato, il presidente Donald Trump non sa più come districarsi per uscire da questa situazione che lo coinvolge sin dal giorno in cui si è insediato alla Casa Bianca. Le ultime novità sul Russiagate parlano di un coinvolgimento della Russia tramite delle pubblicità su Facebook, con l’intento di influenzare l’opinione politica di molti elettori americani. Un atto, che ha fatto scattare l’allarme all’interno dell’azienda americana che ha deciso di prendere subito una decisione per tutelarsi in futuro da possibili attacchi.

Russiagate news: la decisione di Facebook

Per fare in modo che nessuno possa fare più ciò che ha fatto la Russia durante le ultime elezioni americane, Facebook ha deciso di assumere nuove persone per la sicurezza. A confermare tale indiscrezione, è stato Colin Stretch, vice presidente e capo dell’ufficio legale di Facebook che, durante una testimonianza al Senato nell’ambito del Russiagate, ha detto che entro la fine del prossimo anno Facebook assumerà 10mila persone, per garantire la sicurezza della piattaforma. In questo modo, entro la fine dell’anno Facebook andrà così a raddoppiare il numero degli addetti che garantiscono la sicurezza della piattaforma. Tale decisione, è stata presa per prevenire anche manipolazioni come quelle russe nella campagna presidenziale Usa.

Russiagate: Manafort

A preoccupare il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non è soltanto il coinvolgimento forzato di Facebook a causa delle presunte manipolazioni della Russia durante le ultime elezioni americane, ma anche l’incriminazione di Paul Manafort e Rick Gates. Una volta incriminati, i due sono stati messi agli arresti domiciliari e la cauzione fissata rispettivamente per 10 milioni di dollari l’uno e 5 milioni di dollari l’altro.

L’ex capo della campagna elettorale di Trump e il suo fidato braccio destro si sarebbero costituiti spontaneamente nella sede dell’FBI a Washington. Sono dodici i capi d’accusa per Manafort, il quale rischia fino a 80 anni di carcere. Tra le accusa, quella più grave. sarebbe cospirazione contro gli USA. Tra gli altri capi di accusa il non essersi registrati come agenti di uno stato straniero, aver fatto dichiarazioni false e fuorvianti, riciclaggio e omessa denuncia di conti su banche straniere. Manafort sarebbe anche accusato di evasione fiscale. Al momento quindi non è ancora dato sapere se Donald Trump alla fine possa essere posto sotto impeachment, ma conoscendo lo spirito battagliero del Presidente è molto difficile che anche nel caso di un giudizio possa dimettersi, abbandonando di fatto la Casa Bianca dopo poco tempo passato da Presidente.

Impeachment o meno, Donald Trump ha fatto sapere che le accuse che hanno portato Manafort ad essere incriminato, non riguardano il Russiagate e men che meno la sua ultima campagna elettorale. Parole che hanno comunque destato qualche perplessità tra gli americani, che aspettano di capire quali saranno i risvolti politici di questa interminabile storia.