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Russiagate: trema Donald Trump, Michael Flynn confessa

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L'ex consigliere alla Sicurezza Nazionale Michael Flynn ha confessato di aver mentito in merito ai due incontri con Sergei Kislayk, il Russiagate rischia di travolgere Trump

Adesso Donald Trump rischia davvero grosso. Ha deciso di confessare Michael Flynn, ex consigliere alla Sicurezza Nazionale, pronto a collaborare con il procuratore speciale per il Russiagate Robert Mueller. Parole che hanno colto letteralmente di sorpresa la Casa Bianca, in un clima di crescente tensione e con il presidente Donald Trump ‘asserragliato’ nei suoi uffici e tenuto a bada dai suoi più stretti collaboratori che cercano, non senza difficoltà, di placare i suoi scatti d’ira. Del resto solo pochi giorni fa Trump si era detto ‘non preoccupato’ per l’esito delle indagini parlando ai suoi più stretti consiglieri ma le parole di Flynn potrebbero spostare pericolosamente l’ago della bilancia.

Il cerchio del Russiagate si stringe attorno a Trump

Un funzionario della Casa Bianca, parole riportate dalla Cnn, ha dichiarato che Trump è in “una bolla”, in una sorta di stato di negazione nei confronti delle indagini, dopo il nuovo tassello legato alla dichiarazione di colpevolezza di Michael Flynn, che ha confermato la sua volontà di collaborare con il procuratore speciale per il Russiagate. Un venerdì travagliato per i repubblicani, dunque, apertosi con la consueta routine prima del ‘colpo’ a sorpresa di Flynn che ha portato la tensione alle stelle. E così, a poco meno di un anno dal suo insediamento alla Casa Bianca, il Russiagate rischia di travolgere Donald Trump, furibondo secondo quanto emerso nelle ultime ore, in preda a violenti scatti d’ira dopo la svolta sul fronte delle indagini.

La ‘confessione’ di Michael Flynn

Ha deciso di patteggiare l’ex consigliere alla Sicurezza Nazionale: Michael Flynn si è dichiarato colpevole davanti al giudice, ha ammesso inoltre di aver mentito in merito ai due incontri avvenuti lo scorso dicembre con Sergei Kislyak, ex ambasciatore russo a Washington, raccontando il falso all’Fbi. Ma non è tutto perchè Flynn sarebbe pronto a testimoniare contro il presidente degli Stati Uniti, notizia che fa tremare la Casa Bianca se aggiunta al fatto che, stando a quanto riportato da alcune fonti, avrebbe già spiegato agli investigatori di aver ricevuto l’incarico di contattare Kislayk proprio da alcuni responsabili della squadra di Trump, nel corso del periodo di transizione dalla presidenza di Obama. Agli inquirenti avrebbe dichiarato che il genero-consigliere del presidente ‘agì d’intesa con Kushner’. Flynn a quanto pare, nonostante rischi sino a cinque anni di carcere, è pronto a offrire la piena collaborazione nell’ambito delle ‘indagini trasformandosi da uno dei più fidati membri della squadra di Trump ad un vero incubo per il presidente degli Stati Uniti. Si tratta della quarta persona che viene incriminata nell’ambito del Russiagate, ma è anche l’uomo che ha ricoperto un ruolo di massima importanza alla Casa Bianca e che potrebbe mettere nei guai non solo Trump ma anche il figlio maggiore ed il marito di Ivanka, coinvolti negli incontri tra Flynn e Kislyak.