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Russiagate, Twitter decide di sospendere 200 account

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Si continua a parlare di Russiagate, si continua a far vacillare il trono, già poco stabile, di Donald Trump. Le notizie arrivano direttamente dagli States, dove Twitter ha deciso di sospendere 200 account. Il motivo? Erano account legati ad entità russe, tra cui tre gestiti dalla tv filo Cremlin...

Si continua a parlare di Russiagate, si continua a far vacillare il trono, già poco stabile, di Donald Trump. Le notizie arrivano direttamente dagli States, dove Twitter ha deciso di sospendere 200 account. Il motivo? Erano account legati ad entità russe, tra cui tre gestiti dalla tv filo Cremlino Russia Today (Rt), che “ha promosso 1.823 tweet che miravano in modo certo o probabile il mercato americano” nel 2016, spendendo 274 mila dollari.

Lo ha reso noto lo stesso social media sul suo blog ufficiale, dopo il briefing alle commissioni intelligence della Camera e del Senato che stanno indagando sul Russiagate. “Una volta pensavo che, dando la possibilità a tutti di scambiare liberamente idee e informazioni, il mondo sarebbe automaticamente diventato un luogo migliore: mi sbagliavo”. L’ammissione più dura e angosciosa era venuta, nella primavera scorsa, da Evan Williams.

Davanti alla baldanza di Donald Trump il «Twitter President», il cofondatore di questa grande rete sociale aveva ammesso sottovalutazioni e clamorosi errori: “Il meccanismo di Internet si è rotto. È diventato deleterio perché premia le affermazioni estreme. E va sempre peggio”.

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Account legati anche alla tv Russia Today

Ci sono state le spiegazioni del caso, durante l’audizione in Congresso, i rappresentanti di Twitter hanno spiegato di aver chiuso gli account dopo averne associati almeno 22 a quelli sospesi da Facebook per la stessa ragione, compresi quelli di Russia Today, che nel 2016 ha speso 274.000 dollari per 1.823 cinguettii diretti “decisamente o potenzialmente” al mercato Usa.

Democratici: “Risposte di Twitter inadeguate”

Twitter non ha precisato quanti siano stati i tweet volti ad influenzare direttamente le elezioni americane. Mark Warner, senatore democratico della commissione Intelligence, ha definito “profondamente deludente” l’audizione di Twitter. “Le loro risposte sono stata inadeguate a tutti i livelli”, ha dichiarato dopo l’incontro in Congresso che si è svolto ieri a porte chiuse. I parlamentari inquirenti sospettano che i social media possano aver giocato un ruolo chiave nella diffusione di propaganda volta a promuovere l’elezione di Trump. Il miliardario ha sempre smentito collusioni così come il Cremlino.

Russia Today: “Normale campagna pubblicitaria”

Il direttore di Russia Today Margarita Simonyan ha commentato che l’acquisto di pubblicità su Twitter fa parte delle normali procedure commerciali e che è falso presentarlo come un tentativo di interferenza nel processo elettorale americano. “Twitter ha rivelato un’informazione mostruosa al congresso: spendiamo soli per le nostre campagne pubblicitarie” ha detto sarcasticamente Simonyan. “ora ci toccherà ammettere che facciamo pubblicità anche negli aeroporti, nei taxi, sui giornali, internet e in radio. I nostri spot sono trasmessi anche sulla CNN”.