> > Ryanair, Antitrust: 'I passeggeri non vengono informati correttamente'

Ryanair, Antitrust: 'I passeggeri non vengono informati correttamente'

Ryanair

Nuova bufera torna a coinvolgere la Ryanair. L'Antitrust ha avviato un procedimento di inottemperanza contro la compagnia di voli low-cost irlandese.

Nuova bufera torna a coinvolgere la Ryanair. L’Antitrust ha avviato infatti un procedimento di inottemperanza contro la compagnia di voli low-cost irlandese. La motivazione per lo stesso sarebbe la mancata informazione nei confronti dei passeggeri; questo, relativamente agli eventuali diritti del passeggero in caso di cancellazione dei voli. E la Ryanair ora rischia realmente sanzioni fino all’astronomica cifra di 5 milioni di euro. In dettaglio, ha spiegato l’Antitrust che Ryanairnon ha dato seguito a quanto prescritto nel provvedimento del 25 ottobre a seguito delle cancellazioni dei voli”. Un provvedimento che di fatto imponeva alla compagnia di voli low-cost “di fornire informazioni chiare, trasparenti e accessibili“.

Ryanair: focus sul provvedimento dell’Antitrust

Analizzando meglio i contenuti del provvedimento attuato dall’Antitrust, si apprende quanto segue. Ossia che lo stesso Antitrust avrebbe ordinato a Ryanair di informare i consumatori italiani, nel pieno rispetto della trasparenza, dei diritti che nascono nel momento in cui viene effettuata la cancellazione dei voli. E questo, si legge, al fine di consentire agli stessi passeggeri di acquisire a pieno maggior consapevolezza in relazione:

  • “alla immediata accessibilità e comprensione dell’informazione circa la sussistenza non solo del diritto al rimborso e/o alla modifica gratuita del volo cancellato. Ma anche alla compensazione pecuniaria, ove dovuta.
  • all’elenco completo delle date, delle tratte e del numero di ogni volo cancellato in relazione al quale è sorto non solo il diritto al rimborso e/o alla modifica gratuita del volo. Ma anche alla compensazione pecuniaria, ove dovuta.
  • alla connessa e immediata fruibilità della procedura da seguire per richiedere il rimborso e/o la modifica gratuita del volo e la compensazione pecuniaria ad essi spettante.”

Cosa non ha fatto Ryanair

Dalla delibera del 25 ottobre e trascorso il termine dei 10 giorni dalla stessa, la compagnia Ryanair si è resa “colpevole” di non aver comunicato l’avvenuta esecuzione di quanto indicato dal provvedimento cautelare e le relative modalità di attuazione. L’Antitrust, in merito, ha spiegato che questo comportamento si è protratto nel tempo. Ovvero anche dopo che il Tar del Lazio, con un’ordinanza risalente al 22 novembre, ha respinto la domanda incidentale di sospensione dell’esecuzione del provvedimento cautelare dell’Autorità presentata da Ryanair. La compagnia irlandese, infatti non ha trasmesso all’Autorità alcuna comunicazione al riguardo. E non risulta nemmeno che si sia posta nelle condizioni valide ad ottemperare al provvedimento dell’Autorità.

La Ryanair non è nuova a questi procedimenti

La prima apertura del procedimento contro Ryanair, da parte dell’Antitrust, avviene il 20 settembre del 2017. In un Comunicato ufficiale proprio da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza sul Mercato (AGCM), visibile anche sul proprio Portale si legge:

“L’Autorità Antitrust ha aperto oggi un procedimento istruttorio nei confronti del vettore aereo irlandese Ryanair per presunte pratiche commerciali scorrette in violazione del Codice del Consumo.

In particolare, l’Antitrust contesta che le numerose cancellazioni dei voli effettuate o da effettuarsi nelle prossime settimane, secondo quanto riportato da notizie stampa, potrebbero configurare una violazione dei doveri di diligenza di cui all’art. 20 del Codice del consumo, nella misura in cui sarebbero in larga misura riconducibili a ragioni organizzative e gestionali già note al professionista, quindi non a cause occasionali ed esogene al di fuori del suo controllo, causando notevoli disagi ai consumatori che avevano da tempo programmato i propri spostamenti e già prenotato e pagato il relativo biglietto aereo.

A ciò si aggiunge un secondo profilo di contestazione, riguardante il tenore e le modalità delle informazioni con le quali Ryanair ha informato i passeggeri della cancellazione dei voli e ha loro prospettato le possibili soluzioni (rimborso o modifica biglietto), che potrebbero essere idonei a indurre in errore i consumatori circa l’esistenza e quindi l’esercizio del loro diritto alla compensazione pecuniaria previsto dal Reg. CE 261/04 proprio in caso di cancellazione dei voli”.

Il pensiero dell’Enac

In merito alla decisione dell’Antitrust, la Ryanair ha fatto notare a noi di Notizie.it che, di pensiero diametralmente opposto è l’Enac. Difatti, lo scorso 20 ottobre, il direttore di ENAC, Vito Riggio, dichiarò che non c’erano validi motivi per punire Ryanair, nonostante la compagnia aerea low cost irlandese avesse annullato migliaia di voli a seguito di un fallimento nella gestione dei piloti. Insomma, due pensieri, quello dell’Antitrust e dell’Enac, diametralmente opposti sulla questione della compagnia irlandese. Sempre secondo quanto la Ryanair ha fatto notare a noi di Notizie.it attraverso una mail, la posizione dell’ENAC rendono “le affermazioni di inadempienza della compagnia irlandese da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, sono false e non hanno fondamento”.