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Ryanair: ok primo contratto collettivo. Diffida da Filt Cgil

Ryanair

Ryanair firma il primo contratto collettivo di lavoro per i piloti italiani. Esulta l'Anpac ma non gli altri sindacati che annunciano lo sciopero.

L’ANPAC annuncia che Ryanair ha firmato il primo Contratto collettivo di lavoro per i piloti con base in Italia. “E’ un avvenimento storico” dichiara la sigla sindacale che rappresenta 300 dei 500 piloti della compagnia aerea irlandese. Nessun entusiasmo invece da parte di Filt Cgil e Uiltrasporti che diffidano il vettore e l’Anpac ad applicare quello che loro bollano al massimo come “un regolamento aziendale” e annunciano uno sciopero di piloti ed assistenti di volo di Ryanair.

Ryanair sigla primo CCL

Dopo 8 mesi di trattative l’ANPAC ha sottoscritto il primo Contratto Collettivo di Lavoro per i piloti dipendenti Ryanair basati in Italia. Come annunciato stamattina in una nota, il contratto è stato sottoposto agli oltre 300 piloti associati alla sigla sindacale e nella serata di ieri, 27 agosto 2018, è avvenuto lo spoglio che ha visto l’approvazione del testo contrattuale a larghissima maggioranza. Anche perché “è un avvenimento storico“, viene sottolineato in quanto questo è il primo Contratto collettivo di lavoro del personale navigante di Ryanair siglato in Europa.

“Dopo il riconoscimento delle rappresentanze sindacali, Ryanair finalmente riconosce ai propri dipendenti quanto previsto dall’ordinamento nazionale italiano in termini di TFR attraverso l’introduzione di Fondaereo quale fondo previdenziale complementare contrattuale, della contribuzione a Sanivolo quale Cassa di Assistenza Sanitaria Integrativa, del pagamento dei contributi previdenziali e del riconoscimento pieno delle tutele sociali per maternità e paternità” viene infatti spiegato.

Il sindacato chiarisce comunque che “il percorso necessiterà comunque di ulteriori azioni sul piano fiscale che dovranno essere implementate nel breve termine, anche con l’intervento del Governo italiano, attraverso il Ministero dell’Economia e di quello dei Trasporti, per finalizzare il versamento dei prelievi fiscali da parte Ryanair in Italia al contrario di quanto avviene oggi, a causa dell’applicazione dell’accordo bilaterale Italia – Irlanda, che obbliga il vettore guidato da Michael O’Leary al versamento all’Irlanda dei prelievi fiscali fatti ai dipendenti che operano in Italia”.

Filt Cgil e Uiltrasporti verso lo sciopero

Non sono così soddisfatti però gli altri sindacati. In una nota congiunta Filt Cgil e Uiltrasporti precisano infatti: “Più che un contratto si tratta di un regolamento aziendale. Siamo ben lontani da un contratto collettivo, in quanto non è regolato dal diritto italiano ma da quello irlandese”.

“L’accordo raggiunto oggi non garantisce libertà di affiliazione sindacale, – viene spiegato – impedisce, per la durata del contratto, ai lavoratori di aderire a iniziative sindacali, obbliga i piloti al pagamento della propria divisa di lavoro, non assicura agli equipaggi il pasto a bordo durante il servizio e consente la sottoscrizione di contratti paralleli da parte di agenzie interinali, oltre ad essere ampiamente insufficiente l’investimento messo in campo dall’azienda in materia di salario e previdenza”.

Filt Cgil e Uiltrasporti annunciano quindi di aver inviato oggi “una comunicazione di diffida alla compagnia e all’Anpac ad applicare tale contratto nei numerosi punti che risultano peggiorativi dello status quo e della normativa nazionale di riferimento”. “Nei prossimi giorni proclameremo, – si annuncia inoltre – dopo quello dello scorso 25 luglio, un nuovo sciopero di piloti ed assistenti di volo di Ryanair, basati in Italia, contro questo accordo e per l’avvio, finalmente, di una trattativa seria con tutte le organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori Ryanair”.