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Sabaudia, atleta con sindrome di Down salva bambina che stavano per annegare

A Sabaudita

A Sabaudia un campione di nuoto con sindrome di Down, Valerio Catoia, 17 anni, ha salvato una bambina di 10 che stava per annegare in base agli insegnamenti di un corso di salvataggio.

La vicenda

L'atleta-eroe

Storia a lieto fine da Sabaudia, località in provincia di Latina molto frequentata per le sue spiagge. Uno studente liceale e campione di nuoto con sindrome di Down, Valerio Catoia, 17 anni, di Latina, che stava facendo il bagno insieme al padre e alla sorella, ha salvato la vita ad una bambina che stava per annegare presso la spiaggia della Bufalara. Il mare era mosso e due erano le ragazzine che rischiavano di morire: dopo averle sentite gridare aiuto, Valerio, insieme al genitore, le ha raggiunte salvando la più piccola, di 10 anni, prendendola per il collo come previsto dal corso di salvataggio che aveva frequentato, mentre suo padre ha salvato l’altra, di 14 anni. Nel frattempo sono stati raggiunti dai bagnini, Davide e Pierpaolo, che avendo visto le ragazzine in pericolo, si erano tuffati in acqua. I due professionisti del soccorso in mare, hanno poi abbracciato Valerio e si sono complimentati per il salvataggio, che ovviamente ha reso orgogliosi i genitori e la sorella dell’atleta disabile. Unico rammarico è che la madre delle bambine appena salvate, dopo aver riavuto con sé le figlie, non abbia neppure ringraziato Valerio e suo padre. Migliaia invece i ringraziamenti arrivati attraverso la rete: molti definiscono Valerio “eroe”.

La dichiarazione dell’allenatore

Valerio è un campione di nuoto

La vicenda dall’esito così felice, è stata commentata dall’allenatore di Valerio Catoia, Roberto Cavana, che ha raccontato: “Valerio nuota da quando aveva tre anni, Con la polisportiva Hyperion – una ONLUS – che fa attività sportiva con la FISDIR (Federazione Italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionale) ha iniziato da quando aveva 11 anni a fare le prime gare ed ha sempre riportato un ottimo piazzamento a livello regionale e nazionale. Qui a Latina siamo stati i primi a sperimentare l’attività di salvamento, che ha poi preso piede a livello nazionale. A luglio dello scorso anno Valerio ha partecipato a Firenze alle prime olimpiadi mondiali con atleti affetti da sindrome di down ed ha fatto una dimostrazione di salvamento con un manichino davanti agli organi internazionali. Mi ha raccontato il papà – ha aggiunto l’allenatore, orgoglioso del suo allievo – che Valerio si è comportato con la bambina in mare eseguendo perfettamente quello che gli è stato insegnato a lezione. E non è una cosa scontata perché un conto è avere a che fare con un manichino ed un conto con una persona. Ha preso la piccola e l’ha trasportata in spiaggia come gli è stato insegnato, salvandola dall’annegamento”.