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Sacra Sindone: nuovi studi mettono in dubbio la datazione

Sacra Sindone

Studi recenti mettono in discussione la datazione della Sacra Sindone. I nuovi risultati saranno analizzati all'incontro del comitato scientifico.

Recenti studi sulla Sacra Sindone di Torino mettono in discussione i risultati ottenuti 30 anni fa riguardanti la datazione. Gli scienziati ne discuteranno all’incontro annuale del comitato scientifico del Centro Internazionale di Sindonologia, al quale prenderanno parte medici, fisici, chimici, storici e biologi internazionali.

Sacra Sindone: nuovi risultati

La Sacra Sindone: un reperto che ha fatto discutere la comunità scientifica e religiosa per anni, un lenzuolo di lino oggetto di ammirazione da turisti e fedeli. All’alba del 2018, viene rinnovata la discussione intorno al mistero del sacro reperto, che mostra l’immagine di un uomo segnato da quelle che sarebbero state le stesse torture inflitte a Gesù Cristo prima della Crocifissione.

Paolo Di Lazzaro, dirigente di ricerca dell’Enea di Frascati, ha riferito a “La Stampa” che “il calcolo che trasforma il numero di atomi C-14 nell’età di un tessuto presenta maggiori incertezze rispetto ad altri campioni solidi (ossa, manufatti, etc.) a causa della maggiore permeabilità del campione tessile agli agenti esterni (digestione batterica, muffe, sporcizia)”. Proprio a causa di queste imprecisioni, la Beta Analytic, una delle più affermate aziende per la datazione C-14, ha evitato di stabilire una precisa datazione perché ha ammesso che i campioni tessili hanno bisogno di maggiori precauzioni rispetto agli altri materiali. La società ha dichiarato alla stampa che la datazione dei tessuti va effettuata solo all’interno di una ricerca multidisciplinare e che i campioni prelevati da un tessuto trattato con additivi o conservanti danno vita a un’età radiocarbonica falsa. Il che porta a concludere che, se la Sacra Sindone è in passato entrata a contatto con materiali conservanti e anti-tarma, la sua datazione potrebbe essere falsata.

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Paolo di Lazzaro ha rinnegato la certezza con la quale i tre laboratori coinvolti nelle prime ricerche pubblicarono i risultati degli studi sulla Sacra Sindone. Lo scienziato dell’Enea ha contestato il fatto gli studiosi si sono sempre rifiutati di fornire l’esatta distribuzione dei dati grezzi. Secondo l’esperto, si tratterebbe di uno dei pochi casi a cui ha assistito in cui degli scienziati avrebbero negato ai successori di consultare i dati presi in esame, così da permettere loro di verificare che i calcoli fossero stati eseguiti correttamente.

Un nuovo alone di mistero, quindi, avvolge l’origine della Sacra Sindone. Gli esperti si consulteranno sui nuovi risultati in occasione dell’incontro annuale del comitato scientifico presso il Centro Internazionale di Sindonologia, il 5 e il 6 maggio 2018 a Chambéry, in Savoia.