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Saldi estivi 2013, decalogo Codacons per evitare fregature

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Tra sabato e domenica i saldi estivi partiranno in tutte le regioni italiane. Si potranno fare acquisti a prezzi scontati per circa 45 giorni, fino ai primi giorni di Settembre. Gli sconti oscilleranno tra il 20 ed il 50%, consentendo ai commercianti (soprattutto del settore abbigliamento, che r...

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Tra sabato e domenica i saldi estivi partiranno in tutte le regioni italiane. Si potranno fare acquisti a prezzi scontati per circa 45 giorni, fino ai primi giorni di Settembre. Gli sconti oscilleranno tra il 20 ed il 50%, consentendo ai commercianti (soprattutto del settore abbigliamento, che registra un forte calo nelle vendite a causa della crisi) di prendere una boccata di ossigeno.

L’associazione a tutela dei consumatori Codacons prevede un calo nelle vendita per i saldi soprattutto nelle grandi città, almeno il 22% in meno rispetto agli anni scorsi. Comprare merce e prodotti con i saldi può rivelarsi un buon affare, ma bisogna tenere sempre gli occhi aperti, perché le truffe sono sempre in agguato. Ecco dieci regole stilate dal Codacons per evitare fregature durante l’acquisto per i saldi estivi 2013.

1) Accertatevi che i capi in vendita siano davvero di fine stagione e non avanzi di magazzino;

2) Non è vero che i capi in svendita non possono essere cambiati: basta conservare lo scontrino e il negoziante ha l’obbligo di procedere al cambio della merce;

3) Cercate di avere le idee chiare su ciò che intendete acquistare, perché si corre il serio rischio di compare cose inutili che non servono;

4) Prima di acquistare, fate un giro per negozi e segnate il prezzo di ciò che vi interessa. Non fermatevi al primo negozio, ma girate alla ricerca di chi pratica il prezzo più basso;

5) Se avete negozi di fiducia, rivolgetevi lì per essere sicuri che lo sconto venga effettivamente praticato sul prezzo pieno (che probabilmente conoscete);

6) Gli sconti non possono mai superare il 50%, altrimenti significa effettuare una vendita sottocosto non certo favorevole al commerciante. Forse in questi casi si tratta di merce un po’ datata oppure il cui prezzo originario è stato gonfiato;

7) I negozi sono tenuti ad esporre il cartellino che indica chiaramente il prezzo vecchio, quello nuovo e la percentuale di sconto applicata. Inoltre la merce ai saldi deve essere nettamente distinta da quella nuova all’interno dei punti vendita;

8) La prova dei capi è rimessa alla discrezionalità dei commercianti;

9) Se il negozio espone in vetrina l’adesivo della carta di credito o bancomat il commerciante deve accettare tali forme di pagamento anche per la merce a saldo;

10) Se ritenete di essere stati fregati su un acquisto, chiamate i Vigili urbani o rivolgetevi ad una delle sedi Codacons.