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Saldi invernali 2017: i negozi presi d'assalto

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La liturgia dei saldi invernali è cominciata, e come sempre negozi e centri commerciali sono oggetto di quotidiane invasioni. Ecco come comportarsi. Si ripete, puntuale come una cambiale scaduta, il rituale post-Capodanno dei saldi invernali. Quest'anno, essi vanno in scena - salvo pochissime ecce...

La liturgia dei saldi invernali è cominciata, e come sempre negozi e centri commerciali sono oggetto di quotidiane invasioni. Ecco come comportarsi.

Si ripete, puntuale come una cambiale scaduta, il rituale post-Capodanno dei saldi invernali. Quest’anno, essi vanno in scena – salvo pochissime eccezioni su base regionale, leggi Sicilia e Basilicata – a partire dal 5 gennaio, con tutto il precipitato comportamentale, non sempre esemplare, che comportano da sempre. Quindi preparatevi a resse, negozi e centri commerciali presi d’assalto, code chilometriche, parcheggi intasati e qualche plateale manifestazione di inciviltà che non manca mai. Insomma, almeno nei primi giorni, i saldi somiglieranno a un Black Friday “espanso”, e non all’occasione di fare dei buoni acquisti a prezzi vantaggiosi, come dovrebbe essere.
In ogni caso, anche quest’anno si registra un buon successo dell’iniziativa, almeno per quanto riguarda i primi giorni. Gli esercizi commerciali maggiormente presi d’assalto sono quelli incastonati nei grandi centri commerciali situati nei pressi delle città più popolose (Roma, Milano, Torino, Firenze, Bologna, Genova, Bari, Palermo). Mentre esaminando i rilevamenti dei primi giorni si scopre che, come al solito, il genere di bene più acquistato è l’abbigliamento, specie se abbinato con le calzature. Leggermente più attardati, ma comunque gratificati da un più che dignitoso successo, i prodotti tecnologici.
Ricordiamo che la chiusura dei saldi, al pari dell’apertura, non sarà uguale per tutte le regioni. Nel Lazio, ad esempio, si chiuderà il 15 febbraio: sarà la prima regione a decretare la fine del periodo di saldi. Viceversa, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Molise, Sardegna e Provincia di Trento protrarranno lo stesso fino al 5 marzo. La raccomandazione, in questi casi, rimane sempre la solita: non lasciarsi allettare da offerte vistosamente al ribasso, controllare sempre su Internet i prezzi di listino dei prodotti ed esaminare bene il loro stato. Inoltre, conservare sempre gli scontrini, meglio se con una loro fotocopia dato che la carta chimica su cui sono stampati tende a scolorire.