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Salernitana in Serie A, festa (e assembramenti) in città

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La gioia incontenibile dei tifosi della Salernitana promossa in serie A con i conseguenti assembramenti ripropone la contraddizione di certe misure

Con la vittoria contro il Pescara, la Salernitana conquista la serie A dopo ben 23 anni. La promozione nella massima serie ha ovviamente scatenato i festeggiamenti dei tifosi che aspettavano questo momento da tanto, troppo tempo.

La Salernitana in Serie A 

La gioia incontenibile dei tifosi, con cori, clacson e fumogeni si è spontaneamente manifestata nei pressi del Lungomare. La squadra di Castori infatti, si trovava in trasferta a Pescara quando il fischio finale ha sancito il ritorno in serie A.

Salernitana in Serie A: Festeggiamenti già anticipati contro l’Empoli

In realtà i festeggiamenti, alla faccia della scaramanzia, erano stati già anticipati fuori dallo stadio comunale Arechi in seguito all’entusiasmo seguito alla vittoria contro l’Empoli.

Con la promozione ottenuta oggi sul campo, si è scatenata spontanea la voglia di festggiare in città, prima ancora del rientro della squadra dal capoluogo abruzzese. Come abbiamo già accennato, soprattutto nella zona del lungomare ma anche per le vie del centro. Con tanto di trombette, bandiere granata e traffico impazzito.

Salernitana in Serie A: festeggiamenti e future polemiche

Tutto bello ma la comprensibile voglia di festeggiare fa a cazzotti con le regole anti-assembramento. C’è da dire che in molti hanno deciso di manifestare la propria gioia con i caroselli – restando quindi nelle proprie macchine – oppure dai balconi di casa. Tuttavia, per quelli che si sono riversati nelle vie della città, anche per quelli più accorti e prudenti, è stato quasi impossibile rispettare il dovuto distanziamento.

Il lato positivo è che, almeno fino ad ora, nonostante il caldo, la maggior parte dei tifosi scesi in strada a festeggiare, indossa la mascherina. Ovviamente non mancano, come avviene in ogni ambito, anche le eccezioni. Testimoniate da alcune immagini che girano sui social di alcuni giovani senza mascherina e alle prese con atti di inciviltà come tavolini presi a calci e disordini.

La polemica già con i festeggiamenti dello scudetto dell’Inter

Ancora una volta, ci si chiede sull‘opportunità di tenere chiusi gli stadi (e non solo) e poi lasciare che si svolgano i giusti festeggiamenti del caso, limitandosi a chiedere un atteggiamento responsabile e controllando che non si vada oltre con le forze di polizia. Un interrogativo non privo di scia polemica, che si era già posto dopo i festeggiamenti dei tifosi dell’Inter per la conquista dello scudetto con una pioggia di polemiche rivolte al Sindaco Beppe Sala.