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Salmone scaduto venduto per sbaglio: “Non mangiatelo e riconsegnatelo”

Una confezione del salmone Mowi Gourmet

Salmone scaduto venduto per sbaglio: “Non mangiatelo", la stampante ha invertito le cifre e dato scadenza il 9 ottobre mentre scadeva il 10 settembre

Salmone scaduto venduto per sbaglio, arriva il tempestivo alert della catena Carrefour su un lotto specifico incappato in un errore di stampa. Ma procediamo per gradi e diamo le specifiche: sul sito web della Carrefour c’è un preciso e perentorio avviso di richiamo relativo a tutte le filiali d’Italia. Cosa dice? Che vanno immediatamente ritirate dal commercio o, se già acquistate, restituite al rivenditore e comunqe assolutamente non consumate, le confezioni di un dato lotto e di una specifica marca. Quali sono? Cominciamo dal lotto coinvolto nel richiamo: è il numero 02B821238. E marca e nome merceologico? 

Salmone scaduto venduto per sbaglio: è il Mowi Gourmet da 220 grammi “Infusions”

Tranci di salmone marinati Infusions, marchio Mowi Gourmet, nella confezione da 220 grammi preparata con speziatura orientale. Ma perché c’è stato questo tempestivo ritiro con annesso alert? Lo spiega la nota stessa di Carrefour: “Per un errore di impostazione della stampante, è stata riportata una data di scadenza errata, in quanto sono stati invertiti il giorno e il mese dell’anno”. 

La stampante “va in tilt” e un lotto di salmone scaduto viene venduto per sbaglio

In buona sostanza la stampante commerciale è stata impostata in modo che un prodotto che scadeva il 10/9/2020 era stato commercializzato perché risultava in scadenza il 9/10/2020, cioè con circa un mese di “vita da banco frigo” in più. Il comunicato chiosa: “Invitiamo i consumatori a non consumare il prodotto e a riportarlo al punto vendita” Il prodotto finito al centro dell’equivoco con annesso ritiro è prodotto da Mowi Poland s.a. con sede dello stabilimento di Ustka in Polonia, alla via Duninowo, al civico 39. La società lo importa e lo tratta secondo una “ricetta” orientale, a trazione “Thai” che ne salta la sapidità, ma al contempo ne rende i tempi di degrado decisamente più veloci. 

Rischi seri e cautela assoluta se il salmone è scaduto e viene venduto per sbaglio

Ecco perché l’errore della stampante in questo caso potrebbe avere effetti ancora meno salutari. I cibi poco cotti infatti sono notoriamente esposti in maniera più netta al rischio di contaminazione, al pari di quelli consumati oltre la loro data di scadenza. Il discorso è ancor più valido per il pesce, che ha tempi di deterioramento più rapidi e spesso, in casi omologhi ma non analoghi, è stato sottoposto ad alert del Ministero della Salute per contaminazione microbiologica. In questo caso invece si è trattato di un errore materiale che ha “spostato più in là” la data di scadenza.