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Salone del libro, indagati Fassino e l'assessora Parigi

Salone del libro

Nuovi avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sui bilanci taroccati con il valore del marchio.

Continua senza sosta l’inchiesta sul Salone del Libro. Un’inchiesta che coinvolge anche l’ex sindaco Piero Fassino e l’assessore regionale alla Cultura, Antonella Parigi. Ad entrambi oggi sono stati notificati gli avvisi di garanzia. Secondo quanto viene riportato da ‘Repubblica’, l’indagine dai mille filoni, scoppiata con il caso del presunto peculato dell’ex patron Rolando Picchioni, continua a raccogliere informazioni in merito all’affidamento diretto nel 2015 della kermesse al Lingotto, e quello del valore del marchio inserito a bilancio per coprire i debiti, confermando così l’accusa del pm Gianfranco Colace.

Salone del libro: l’indagine

Secondo le ultime indiscrezioni, le accuse sono di turbativa d’asta e falso in atto pubblico. Inoltre, oltre a Fassino e Parigi, l’inchiesta coinvolgerebbe altre persone. Infatti, i nuovi nomi sarebbero stati trascritti nel nuovo documento notificato dalla procura. Intanto, l’ex sindaco di Torino, Piero Fassino, ha nominato come suo legale Caro Federico Grasso, ed ha detto: “Sono sereno avendo sempre operato nell’interesse della Città di Torino”.

Dal canto sua, l’assessora Parigi, assistita da Fulvio Gianaria, ha scritto in una nota: “L’assessore alla cultura e al turismo della Regione Piemonte rende noto di essere stata raggiunta da un avviso di garanzia in merito alle indagini sul Salone Internazionale del libro di Torino e per la nomina del direttore della Dmo Piemonte Marketing Scarl. L’assessore esprime la propria fiducia nell’operato della magistratura, cui offrirà la massima collaborazione”.