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Salta il vertice Merkel-Laender, ora legge nazionale sul lockdown

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Roma, 9 apr. (askanews) - È saltato il vertice sull'emergenza sanitaria tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e i governatori dei Laender in programma questo lunedì 12 aprile a Berlino. Il governo tedesco punta ora a inasprire la legge sull'incidenza delle infezioni e a imporre un lockdown vi...

Roma, 9 apr. (askanews) – È saltato il vertice sull’emergenza sanitaria tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e i governatori dei Laender in programma questo lunedì 12 aprile a Berlino. Il governo tedesco punta ora a inasprire la legge sull’incidenza delle infezioni e a imporre un lockdown vincolante laddove si superino i 100 casi ogni 100.000 abitanti. Una mossa per sbloccare la situazione di stallo sulle misure restrittive anti-Covid, con alcuni Laender che spingono per le riaperture e il governo centrale che chiede cautela.

“La Germania è nel mezzo della terza ondata, il governo federale e i Laender si sono accordati per integrare la legislazione nazionale”, ha spiegato la portavoce di Merkel, Ulrike Demmer, in conferenza stampa. “L’obiettivo è di uniformare le regole nazionali”, ha aggiunto, sottolineando che la legge arriverà in consiglio dei ministri già martedì 13 aprile.

A loro volta il ministro della Salute tedesco Jens Spahn e il presidente del Robert Koch Institut Lothar Wieler hanno auspicato un lockdown nazionale per ridurre la curva dei contagi di Covid-19.

“Abbiamo bisogno di un lockdown per fermare l’attuale ondata e far calare l’indice Rt sotto 100 in un modo stabile e sostenibile. Questo può essere un ponte per una fase più aperta, sia per i negozi, i pranzi all’aperto o il gioco del calcio”, ha affermato Spahn.

“Consiglio a tutti di mettere fine ai battibecchi dei partiti – anno elettorale o meno – e di concentrarci su quello che è importante, e cioé la lotta alla pandemia. Dobbiamo rimanere uniti, a livello federale o alla conferenza con i leader regionali. Questo è quanto si aspetta la stragrande maggioranza dei cittadini da noi”, ha aggiunto.

“Se non si fa un lockdown, se non riduciamo ulteriormente la mobilità, i numeri continueranno a crescere e molta gente perderà la vita nel nostro Paese”, ha avvertito il presidente del Robert Koch Institut Lothar Wieler.