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Emorroidi sanguinanti: le cause e tutti i rimedi

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Le emorroidi sanguinanti sono un problema molto serio ma ci sono cure e rimedi per contrastarlo.

Le emorroidi sanguinanti rappresentano un inconveniente fisico che può presentarsi da un momento all’altro. Si tratta di una condizione che si manifesta durante l’evacuazione e risulta ben visibile sia sulle feci, sia sulla carta igienica. Scopriamo insieme come può essere affrontata una simile situazione, con la chance di intraprendere i giusti accorgimenti per fare in modo che diventi solo un brutto e lontano ricordo.

Emorroidi sanguinanti: cosa sono?

Le emorroidi sono strutture vascolari formate soprattutto da vene, ma anche da arterie e vasi capillari. Stiamo parlando di autentici tessuti dall’aspetto spugnoso e caratterizzati da un’elevata concentrazione di sangue. Si suddividono in emorroidi interne ed esterne. Le prime si trovano a bordo dell’ipotetica linea pettinea che divide l’ano in due parti. Le seconde sono situate nella parte inferiore dell’orifizio anale. Questi elementi giocano un ruolo fondamentale per i procedimenti della continenza e dell’evacuazione, con la capacità di trattenere e far uscire le feci senza alcuna difficoltà.

Al contempo, gestiscono i gas e i liquidi che fuoriescono dall’ano, oltre a dilatarsi e sgonfiarsi a seconda del volume di sangue presente al loro interno. Tra i sintomi più presenti delle emorroidi sanguinanti, oltre ovviamente al sangue, bisogna considerare anche una strana sensazione di prurito e bruciore in corrispondenza dell’ano, che in alcuni casi può continuare a manifestarsi per intere giornate.

La cause delle emorroidi sanguinanti

Sono principalmente le donne, tra i 40 e i 75 anni, a soffrire di emorroidi sanguinanti e devono darsi da fare per evitare che un simile problema diventi cronico. Vediamo quali sono le cause principali di questa fastidiosa patologia:

  • una dieta poco equilibrata può nascondere numerose insidie. Bisogna prestare attenzione a diversi ingredienti, tra i quali alcol, cioccolato ed insaccati, in grado di irritare le emorroidi e causare diarrea e stitichezza;
  • la stitichezza stessa può generare sangue, con sforzi prolungati che vanno evitati;
  • la gravidanza può essere un altro fattore scatenante delle emorroidi sanguinanti. In particolare, questa situazione si verifica durante o dopo il parto, in seguito a vari cambiamenti ormonali o ad un incremento della pressione pelvica;
  • uno stile di vita non regolare, come ad esempio il fumo e lo stile sedentario, possono portare ad un simile problema.

Il fattore genetico non va lasciato in secondo piano. Le emorroidi possono essere patologia ereditaria, specialmente nei figli dei soggetti con pareti venose deboli che trasmettono questo problema geneticamente.

Emorroidi sanguinanti: rimedi e cure

Vediamo quali rimedi e cure vanno messi in pratica al fine di rimuovere le emorroidi sanguinanti. In primo luogo, per curare le emorroidi bisogna sottoporsi ad una visita proctologica in grado di dare vita ad una diagnosi ben precisa. Si parte con l’ispezione anale e si prosegue con l’esplorazione rettale e gli ulteriori esami strumentali, con la chance di avere un quadro completo della propria situazione fisica. Quindi, il problema può essere soggetto a diversi tipi di trattamenti. I farmaci risultano molto utili in caso di lievi inconvenienti, tra i quali i cortisonici e gli anestetici locali come la lidocaina.

In secondo luogo, se la situazione non migliora, ci si deve affidare ad un intervento chirurgico. Dalla legatura elastica alla scleropatia elettiva, i metodi non mancano per risolvere ogni situazione alla radice. Se le emorroidi sanguinanti sono più gravi, bisogna procedere all’asportazione delle palline situate all’esterno, con un decorso post-operatorio abbastanza fastidioso e doloroso.

Ad ogni modo, è sufficiente portare avanti uno stile di vita sano per ridurre al minimo il rischio di avere a che fare con le emorroidi sanguinanti. Una corretta opera di prevenzione può lasciar respirare le mucose. Basta bere circa 2 litri di acqua al giorno e puntare su una dieta a base di frutta, verdura e fibre, eliminando le bevande alcoliche e limitando il consumo di caffè e cibi irritanti come spezie, cioccolato, fritture ed insaccati.