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Blocco intestinale: i sintomi, i rimedi e l'alimentazione da seguire

Blocco intestinale: sintomi, rimedi e alimentazione

Blocco intestinale: capire i sintomi è fondamentale per un pronto intervento. Indispensabile è seguire la giusta alimentazione.

Il blocco intestinale è un problema che si verifica al livello dell’intestino e consiste in un rallentamento o arresto immediato della digestione. Ci sono, inoltre, due tipi di occlusioni: paretica, dovuta ad un malfunzionamento della peristalsi, ovvero quel processo di contrazione muscolare che permette l’avanzamento del contenuto intestinale, oppure meccanica, dovuta invece ad un ostacolo fisico presente nell’intestino.

Blocco intestinale: i sintomi

Nel momento in cui si sospetta un’occlusione intestinale o si avverte uno dei sintomi sotto descritti bisogna recarsi subito dal medico o al pronto soccorso perché un blocco simile può richiedere un intervento urgente prima che si provochi una perforazione dell’intestino o infiammazioni quali la peritonite:

  • dolori addominali: crampi all’addome ed un persistente dolore che non scompare in alcun modo è il sintomo principale di una cattiva digestione;
  • stitichezza: la mancata evacuazione del contenuto intestinale che si propaga nel tempo è un chiaro campanello d’allarme, che richiede un subito intervento quali lassativi o un clistere se l’eliminazione delle feci non avviene nell’arco di un paio di giorni;
  • vomito: il senso continuo di nausea continua accompagnata da vomito può indicare un’occlusione intestinale che ha portato al rigetto degli alimenti i quali non riescono a procedere nella digestione;
  • gonfiore: sentirsi gonfio come un pallone è un evidente indice che qualcosa non funziona nell’apparato digestivo;
  • disidratazione: il mancato assorbimento dei liquidi e la conseguente disidratazione dimostra uno squilibrio idrico dovuto ad un malfunzionamento del tratto intestinale.

Blocco intestinale: i rimedi

Il trattamento del blocco intestinale dipende soprattutto da qual è la causa per cui si è formato. Se il tipo di occlusione è meccanica, quindi un corpo fisico ostruisce il passaggio, bisogna intervenire chirurgicamente per rimuovere ciò che impedisce il passaggio del contenuto intestinale. Se l’occlusione è soltanto funzionale, non è necessaria una terapia chirurgica, ma bisogna intervenire tempestivamente per ripristinare il corretto transito intestinale ristabilendo ad esempio, l’equilibrio idro-elettrico dell’organismo o intervenendo con un sondino gastrico che permette la decompressione dei succhi gastrici che si accumulano. Il controllo dello specialista è indispensabile per stabilire come rimediare all’occlusione e quale terapia sia più adatta per il paziente.

L’alimentazione giusta per il blocco intestinale

Il tipo di alimentazione gioca un ruolo molto importante nella prevenzione del blocco intestinale, anche se una dieta specifica dev’essere creata dal proprio gastroenterologo in base al tipo di patologia o disturbi correlati che si hanno. Generalmente si suggerisce di assumere nutrienti cremosi, altamente digeribili e ad alto contenuto di liquidi in modo da poter essere facilmente digeriti ed assorbiti dall’intestino. I pasti non devono essere abbondanti per non sovraccaricare lo stomaco, per cui si suggeriscono più pasti al giorno, circa 4-5, in modo da assumere la stessa quantità ma in un arco di tempo più disteso.

Assumere fibre, quali cereali integrali, legumi, mele, pere, prugne, verdure, frutta secca, favoriscono l’evacuazione, perché le fibre sono quella parte dell’alimento che non vengono digerite o assimilate, ma che favoriscono il transito intestinale e rendono le feci voluminose per favorirne l’espulsione, anche se le dosi non devono essere troppo elevate per non creare l’effetto opposto. Fondamentale, come in qualsiasi tipo di alimentazione, è l’assunzione di acqua. Berne 2-3 litri al giorno permette una serie di benefici che riguardano tutto il corpo. È consigliato, inoltre, l’assunzione di yogurt o latte fermentato addizionato di probiotici, in quanto possono migliorare la funzionalità del nostro apparato digerente.

Una vita sedentaria non fa che peggiorare i disturbi al livello intestinale, per cui, oltre a seguire le linee guida per una sana alimentazione, è consigliato fare attività fisica, soprattutto di tipo aerobico, quindi camminare, correre, pedalare, salire le scale e nuotare. Fare un allenamento di circa 50 minuti al giorno, circa 3 giorni a settimana, migliorerà il nostro fisico insieme alla sua corretta funzionalità.