> > Coronavirus, ipotesi vaccino parziale per attenuare gli effetti

Coronavirus, ipotesi vaccino parziale per attenuare gli effetti

coronavirus

in Italia spunta l'ipotesi di un vaccino parziale capace di attenuare i sintomi del coronavirus, ma non di guarire completamente i contagiati.

I medici cinesi non hanno ancora scoperto un vaccino in grado di debellare il coronavirus, ma in Italia spunta l’ipotesi di un vaccino parziale capace di attenuare i sintomi, ma non di guarire completamente i contagiati.

Coronavirus, un vaccino come palliativo

Mentre in Cina aumentano ogni ora i casi di contagi per coronavirus, i medici si rimboccano le maniche per cercare al più presto un vaccino che possa debellare definitivamente questa epidemia. Ancora sembra lontana la strada per giungere ad una cura, ma nel frattempo in Italia qualcosa si muove, almeno per attenuare gli effetti del virus cinese.

Claudio Mastroianni,direttore delle malattie infettive del Policlinico Umberto I e vice presidente della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) ha voluto intraprendere la strada della cura sintomica. Un palliativo di fatto che però al momento renderebbe più gestibile il monitoraggio del virus e beneficierebbe gli stati febbrili, come lui stesso dichiara: «La terapia è esclusivamente sintomatica, nei casi più lievi cioè si ricorre ai normali antiinfiammatori, agli antipiretici, come avviene per la banale influenza. Per i più gravi è chiaro che, oltre a curare i sintomi della malattia e ad idratare il paziente, è fondamentale poi prevenire le altre complicanze infettive batteriche, con terapie antibiotiche“.

Influenza chiave dell’epidemia

Tra i contagiati dal coronavirus, i numeri parlano di stati febbrili già presenti prima del virus. Per questo motivo Mastroianni vuole sensibilizzare la gente ad una prevenzione con dovute vaccinazioni all‘influenza, perché sarebbe proprio quest’ultima la causa scatenante del virus: “Fino a giovedì non erano stati registrati casi che riguardano bambini sotto i 15 anni. La maggior parte delle persone colpite sono anziane, in età abbastanza avanzata. Molto spesso hanno altre comorbidità, cioè altre malattie, e quindi anche la banale influenza può avere un esito letale“.

Per arrivare a terapie più specifiche-continua Mastroianni- sarà molto importante identificare se da un punto di vista immunologico di una persona, ci siano dei fattori che ci possono far prevedere un’evoluzione più o meno sfavorevole della malattia».