> > Coronavirus, Burioni contro Conte: "Sì ai controlli sugli studenti dalla Cina"

Coronavirus, Burioni contro Conte: "Sì ai controlli sugli studenti dalla Cina"

Burioni coronavirus

Il virologo Roberto Burioni concorda con la proposta leghista di eseguire controlli a scuola per contrastare la diffusione del coronavirus.

Anche Roberto Burioni ha commentato i controlli proposti da alcuni presidenti di regione della Lega per limitare il coronavirus. La richiesta avanzata dai governatori di Lombardia, Veneto, Friuli e Trentino ha trovato il favore del virologo che ha affermato: “Giusta la richiesta di alcuni presidenti di regione della Lega di avere maggiore attenzione prima di riammettere bambini provenienti dalla Cina nelle nostre scuole. Il coronavirus cinese è molto contagioso causa una malattia che sembra essere grave e contro di essa non abbiamo né farmaci né vaccini. L’unica arma che possiamo utilizzare per tentare di bloccare questa epidemia è, insieme alla diagnosi precoce, l’isolamento“.

Coronavirus, Burioni sui controlli a scuola

Matteo Salvini si era già espresso sulla questione, dichiarando che “quando c’è di mezzo la salute dei cittadini possono avere 10 anni o 80 anni ma sono cautela ovvie“. Nonostante l’invito di Giuseppe Conte ai presidenti ad affidarsi a chi “ha specifiche competenze”, le polemiche non si sono interrotte.

Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha riacceso la discussione dopo le parole di Burioni: “Le linee guida in materia di tutela della salute in Italia sono competenza dello Stato. L’organizzazione sanitaria spetta alle Regioni. Ognuno faccia il proprio lavoro. Decide il ministro della Salute e le Regioni si adeguano Tutto molto chiaro. Basta leggere la Costituzione. Se la dichiarazione dei Presidenti della Lega non è ispirata da motivazioni politiche – continua il ministro – come sono certo ben conoscendo il loro profondo rispetto delle Istituzioni, il governo la accoglierà come ulteriore sollecitazione a tenere alta la vigilanza sul mondo della scuola”.

In merito alla polemica, a rappresentare le scuole è intervenuto Mario Rusconi, membro e presidente del consiglio nazionale dell’Associazione Nazionale Presidi, dichiarando: “Senza indicazioni del Ministero della Salute non si può tenere fuori dalle classi nessuno. Non lo possono fare le regioni e non lo possono fare i singoli presidi, la cui sfera di autonomia non arriva fino a questo. Inoltre ritengo che anche per lo stesso Ministero sarebbe complicato, se non impossibile, reperire l’elenco di tutti gli studenti che sono andati ultimamente in Cina”.