> > Coronavirus in Italia, Ilaria Capua: "È meno letale di SARS e MERS"

Coronavirus in Italia, Ilaria Capua: "È meno letale di SARS e MERS"

Ilaria Capua coronavirus

Rispetto a sindromi respiratorie gravi come SARS e MERS, il Coronavirus è meno mortale. La virologa Ilaria Capua spiega perché.

Sei decessi e oltre 200 contagi per Coronavirus nel Nord Italia. Secondo le stime e il parere degli esperti, tra cui la virologa Ilaria Capua, il virus di Wuhan sarebbe però meno letale della sindrome respiratoria acuta grave (SARS) e della sindrome respiratoria mediorientale (MERS).

Coronavirus, l’opinione di Ilaria Capua

Secondo la virologa Ilaria Capua, direttrice della One Health Center of Excellence dell’University of Florida (Stati Uniti), nonostante l’Italia sembri essere uno dei Paesi con il più alto numero di contagi, il Coronavirus da noi è stato diagnosticato prima e con maggiore frequenza. “Mi convinco sempre più che l’infezione in Veneto e Lombardia abbia circolato prima del primo decesso, almeno per una ventina di giorni”, ha dichiarato la Capua.

Paradossalmente, la crescita del numero di infetti accertati è un dato positivo ai fini di determinare la gravità del virus: più ce ne sono, dei quali non eravamo a conoscenza, meno mortale si rivela l’epidemia.

Un virus sottovalutato

Alla luce di queste riflessioni, la virologa ci porta all’amara presa di coscienza che, visto il numero crescente di casi accertati da tampone in questi giorni, probabilmente la presenza del virus nel nostro Paese è stata sottovalutata o meglio, diagnosticata come influenza. Lo stesso errore compiuto dal sistema sanitario cinese.

Questo però non deve scatenare una caccia alle streghe: “Fare di qualcuno un untore è agghiacciante da un punto di vista umano e professionale. Farlo in presenza di un virus che sa nascondersi molto bene dietro l’influenza tradizionale, lo è ancora di più”, ha commentato Ilaria Capua.

SARS e MERS: i numeri

Nonostante sia ancora presto per tirare le somme, secondo le statistiche cinesi finora sono morte circa il 2% delle persone alle quali è stato diagnosticato il Coronavirus, di cui la maggior parte dai 70 anni in su o affetta da pregressi problemi respiratori.

Mortalità Coronavirus per fasce di età

Nel 2002-2003, invece, la SARS ha ucciso circa il 10% degli 8mila infetti mentre la MERS, scoppiata in Arabia Saudita nel 2012, il 35%. Le stime dell’influenza che noi tutti conosciamo sono altrettanto importanti: ogni anno meno dello 0,1% dei malati muore, ma la possibilità che ciò accada si aggira tra i 290mila e 650mila infetti.