> > Coronavirus, una seconda ondata di contagi è possibile?

Coronavirus, una seconda ondata di contagi è possibile?

Coronavirus, seconda ondata contagi

Una volta sconfitto il coronavirus in un territorio, è possibile una seconda ondata di contagi? La risposta degli esperti.

Dopo qualche giorno con zero nuovi contagi registrati, la città di Wuhan e la provincia dell’Hubei (considerati il focolaio del Covid-19) hanno registrato nuovi casi. Nonostante le misure ferree adottate per rallentare la diffusione del coronavirus, quindi, non è da escludersi una seconda ondata di contagi.

Coronavirus, la seconda ondata di contagi in Cina

La Cina, dopo qualche giorno di azzeramento di nuove positività, sta rilevando una seconda ondata di contagi da coronavirus. La causa è da riscontrare nel rientro di molte persone dall’Europa e dagli Stati Uniti, scappati prima che entrasse in vigore il lockdown totale della provincia. Se il numero dei casi interni è praticamente zero, il numero dei casi esterni ha raggiunto complessivamente tutti i casi interni per diversi giorni consecutivi.

Questo dimostra che, se è vero che stringenti norme di distanziamento sociale e il blocco totale del commercio possono dare risultati positivi, è anche vero che il virus può tornare dall’esterno, appiccando nuovi focolai.

Coronavirus in Italia, le previsioni degli esperti

In Italia il 22 marzo 2020 si è registrato per la prima volta dall’inizio dell’epidemia un numero inferiore di nuovi contagiati e decessi rispetto a quello del giorno precedente. Il dottor Brusaferro, direttore dell’Istituto Superiore di Sanità, però non si sbilancia a definirlo un’inversione di tendenza. A deciderlo saranno i dati dei prossimi giorni, frutto anche delle ulteriori restrizioni messe in campo dal Governo.

Fare delle previsioni sulla fine o sul ritorno del nuovo coronavirus è ancora presto, data l’imprevedibilità della situazione. Alcuni esperti però stanno avanzando delle ipotesi. Il dottor Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, la situazione potrebbe stabilizzarsi a fine aprile e a maggio si potrebbe vedere una “luce in fondo al tunnel”. Per i biologi cinesi, invece, la lotta al virus continuerà fino all’estate e sarà vinta solo con la collaborazione tra le Nazioni.