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Coronavirus: disinfettare e riutilizzare le mascherine è possibile

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Lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze ci spiega come disinfettare le mascherine ed essere ugualmente protetti dal Coronavirus. 

La diffusione del Covid-19 ci ha posto davanti numerose restrizioni, compresa quella dell’utilizzo di mascherina e guanti. Il numero di queste però non è così alto e per questo è necessario aprirsi al riciclo. Ad aiutarci è lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, che in pochi passi spiega come disinfettare le mascherine ed essere ugualmente protetti dal Coronavirus.

Coronavirus: ecco come disinfettare le mascherine

L’emergenza attuale e il sempre più difficile reperimento delle mascherine chirurgiche ci spinge a riciclarle, più che cestinarle. Sappiamo che queste sono monouso e che una volta indossate devono essere immediatamente smaltite: ma perchè non riutilizzarle in completa sicurezza? Come specificato dal Ministero della Salute, si tratta di prodotti con caratteristiche diverse che bloccano mani e naso passando dietro la nuca o le orecchie attraverso degli elastici. Le mascherine possono variare per forma e per materiale ma quelle più usate sono comunque quelle chirurgiche, approvate tanto dal Ministero del Lavoro quanto da quello delle Politiche Sociali. Queste sono i più classici strumenti di protezione usati dai medici e dagli infermieri quotidianamente e negli ultimi tempi anche dalla maggior parte della popolazione come strumento di protezione contro il Coronavirus.

Le mascherine servono, per l’appunto, ad assicurare un fermo nella penetrazione di fluidi biologici attraverso le mucose di naso e bocca. Bloccano le goccioline di secrezioni respiratorie emesse dalle persone già malate e impediscono che le stesse o altri fluidi raggiungano le mucose delle persone non infette. Una protezione non indifferente dall’ipotetica trasmissione del virus. Una volta che le mascherine sono utilizzate devono essere smaltite, ma vista l’emergenza in corso si può ricorrere ad una sanificazione. Al fine però di poter garantire un utilizzo in completa sicurezza è bene sapere che il trattamento non può esser fatto più di tre volte. Chiarendo anche che non si possono sanificare le mascherine usate da chi opera con persone già infette o ad alto rischio di contagio.

Cosa serve e come procedere

Le istruzioni sono state diffuse dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze. Per prima cosa è necessario avere le mani perfettamente pulite: bisogna prima togliere la mascherina e poi disinfettarle con cura. Fatto ciò è possibile porre quest’ultima sotto l’acqua, igienizzarla con il sapone e spruzzare tutta la superficie con la soluzione idroalcolica al 70%. In questa procedura è compreso l’elastico, o più, che mantiene la mascherina stessa sul volto. L’operazione va ripetuta per entrambi i lati e lasciata agire in un luogo protetto per almeno 30 minuti. Talvolta, a procedura conclusa, il tessuto emanerà un forte odore di alcool e per questo è necessario lasciarla asciugare per altri 30 minuti. È importante riporre poi la mascherina pulita in una busta di plastica, per assicurarne la sanificazione fino al nuovo utilizzo.