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Coronavirus, allarme medici: "Travolti dalle cause, altro che eroi"

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L'allarme dei medici in piena emergenza coronavirus: "Rischiamo di essere travolti dalle cause, altro che chiamarci eroi".

E adesso arriva anche un’altra preoccupazione per i medici: le cause che i pazienti e le famiglie delle vittime da coronavirus sono pronti a intentare contro il personale sanitario. L’allarme arriva direttamente da Giuseppe Deleo, medico legale, consigliere OmceoMi (Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Milano) e socio fondatore di Amla (Associazione medico-legale ambrosiana); in un documento dal titolo ‘Orientamento etico-deontologico in ambito di responsabilità civile medica nel contesto di patologie Covid-19 correlate e sue conseguenze’,si evidenziano tutti i rischi che si stanno già correndo dal punto di vista legale e che potrebbero aumentare nei prossimi giorni.

Cause ai medici per coronavirus

Per questo i medici milanesi hanno deciso di mettere nero su bianco e evidenziare tutte le proprie preoccupazioni in merito alla questione ‘cause’: “È crescente la paura degli operatori sanitari relativamente alle svariate notizie di possibili future azioni giudiziarie relative a decessi o sopravvivenze con menomazioni”. Anche l’ordine degli avvocati della Lombardia si è prontamente mosso in merito: “Comportamenti attuali e futuri in tema di accaparramento di clientela e comunque di azioni che non siano rigorosamente allineate ai migliori canoni etici e deontologici non saranno accettati”.

Anche perché i medici milanesi evidenziano come il contesto sia: “Particolarmente arduo e difficile sia per le scarse conoscenze scientifiche sulla patologia, sia per il dirottamento di moltissimi sanitari a mansioni emergenziali diverse da quelle attinenti alla propria preparazione e specializzazione”. Le associazioni di categoria invitano i propri iscritti al pieno e intransigente rispetto dei migliori principi deontologici, fornendo pareri e supporto peritali (in particolare nel ruolo di consulenti tecnici di parte) che siano ispirati alla più prudente e cauta valutazione della condotta degli operatori sanitari impegnati in questo difficile momento.

Indennità dallo Stato

In un’intervista al Corriere della Sera, inoltre, Giuseppe Deleo propone alcune soluzioni per andare incontro all’emergenza cause da coronavirus. “Una proposta che riteniamo interessante, e che avanziamo in forma di auspicio non avendo voce legislativa in capitolo – ha detto il medico milanese -, è quella di un indennizzo di Stato, indipendente dal sussistere di fatti colposi, su modello della legge 210/1992 che ha riconosciuto un risarcimento alle vittime di trasfusioni di sangue infetto, con l’intento di bloccare, di fatto, il ricorso alle vie giudiziarie. Riteniamo che un provvedimento sociale di questo tipo potrebbe rappresentare una soluzione”.

E anche per i medici di famiglia: “Vale in gran parte quanto detto finora: sono stati costretti a gestire situazioni particolari, a riorganizzarsi, seguendo direttive regionali che cambiavano di giorno in giorno. Hanno affrontato grandi difficoltà organizzative, la necessità di dare istruzioni alle famiglie dei positivi, la scelta delle terapie di primo approccio”.