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L'acqua del rubinetto può contenere tracce di coronavirus? Lo studio

Coronavirus e acqua del rubinetto: è possibile prendere il virus?

Coronavirus e acqua del rubinetto: uno studio dell'Humanitas fa chiarezza sulla correlazione e sul rischio contagio tramite acqua potabile.

Ogni giorno vengono fuori nuove domande su Covid-19 e sui veicoli di trasmissione dello stesso. L’ultimo dubbio riguarda l’acqua del rubinetto e se può contenere tracce di coronavirus. Uno studio di Humanitas cerca di fare chiarezza, tranquillizzando i cittadini.

Coronavirus e contaminazione dell’acqua del rubinetto

Il dubbio sulla correlazione tra coronavirus e acqua potabile nasce dal rilevamento di tracce di Covid-19 nelle acque di Parigi. Le autorità hanno però subito specificato che le tracce erano minime e si trovavano nel sistema dell’acqua non potabile, completamente separato dal sistema dell’acqua potabile che porta l’acqua nelle nostre case.

A diffusione della notizia Humanitas ha subito scritto una nota per fare chiarezza e tranquillizzare i cittadini: l’acqua del rubinetto non è contaminata ed è possibile continuare a berla senza rischi. “Ad oggi non ci sono evidenze di trasmissione del coronavirus tramite acqua del rubinetto e a livello di sistemi fognari o di trattamento di acque reflue — si legge nella nota. — Le pratiche di depurazione attuate sono estremamente efficaci nell’abbattimento del coronavirus, dati i tempi di ritenzione e i fenomeni di diluizione che caratterizzano i trattamenti, uniti poi a condizioni ambientali, come la temperatura, la luce solare, i livelli di pH elevati, che possono pregiudicare la vitalità dei virus”.

Quindi la Dott.ssa Azzolini specifica che non è necessario comprare l’acqua in bottiglia, salvo esigenze sanitarie di altra natura. “L’acqua del rubinetto può essere assunta e utilizzata senza rischi di contagio”, ha concluso l’esperta.