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Coronavirus, farmaco cura in produzione a Firenze

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Presso l'Istituto Farmaceutico Militare di Firenze parte la produzione del farmaco cura per il Coronavirus.

A Firenze parte la produzione di un farmaco che si propone come cura per il Coronavirus. La Regione Toscana ha ordinato ben 200 chili di principio attivo per poterlo lavorare, si tratta di idrossiclorochina ed è in viaggio dall’Asia fino all’Italia. In questo modo verranno realizzate centinaia di migliaia di capsule pronte per entrare in commercio nel futuro.

Farmaco cura in produzione a Firenze

Al momento il farmaco si somministra in forma sperimentale come cura, dato che inibisce le conseguenze più gravi sui polmoni dei pazienti e permette così di superare la fase critica della malattia.

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I 200 chili di principio attivo arriveranno all’Istituto Farmaceutico Militare di Firenze, ma non è dato sapere altro per una questione di riservatezza, soprattutto perché l’idrossiclorochina è molto ambita sul mercato.

Idrossiclorochina contro il Coronavirus?

Roberto Speranza, ministro della Salute, ha indicato la struttura come base di produzione del farmaco in un decreto emanato lo scorso 7 aprile 2020 dal Presidente Conte. “C’è la necessità di avvalersi dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze quale risorsa fondamentale nella specifica materia”, ha dichiarato il ministro. Già all’inizio della pandemia, l’istituto si era prodigato nel sostenere il Paese durante la battaglia contro il Coronavirus, producendo gel disinfettante per la popolazione.

L’Ema, ente regolatorio europeo, mette però in allerta circa l’impiego del principio attivo per la cura della malattia. “La clorochina e l’idrossiclorochina possono causare problemi del ritmo cardiaco e questi potrebbero aggravarsi combinando il trattamento con altri medicinali”, spiega, “come l’azitromicina antibiotica, che ha effetti simili sul cuore”. Secondo loro, i dati clinici circa l’efficacia della cura per il Coronavirus sarebbero ancora molto limitati e inconcludenti.