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Coronavirus, dagli Usa app svela i focolai con sette giorni d'anticipo

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L'app di tracciamento Symptom Tracker, lanciata negli Usa e nel Regno Unito, promette di svelare i focolai di coronavirus in anticipo di sette giorni.

Un’app di tracciamento, analoga all’italiana Immuni, lanciata lo scorso marzo negli Stati Uniti e nel Regno Unito promette di riuscire a stabilire quando emergeranno nuovi focolai di coronavirus con almeno sette giorni d’anticipo. È quanto affermato dagli sviluppatori di Symptom Tracker, applicazione realizzata dai ricercatori del Coronavirus Pandemic Epidemiology Consortium e i cui risultati preliminari sono stati recentemente commentati dalla prestigiosa rivista Science.

Coronavirus, l’app Symptom Tracker

Stando a quanto riportato dalla rivista, l’app processerebbe ogni giorni i dati di circa due milioni e mezzi di persone registrate, elaborando in seguito anche le informazioni fornite dagli operatori sanitari e gli aggiornamenti relativi al decorso clinico degli utenti ammalatisi di coronavirus. In questo modo l’app ha potuto sviluppare un modello di previsione che con un certo grado di affidabilità ha potuto prevedere alcuni focolai emersi nel mondo.

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La rivista Science ha fatto a questo proposito l’esempio di due picchi di coronavirus registrati in Galles, che sono stati riscontrati con netto anticipo rispetto alle autorità locali. Secondo l’articolo l’utilizzo di questo tipo di app di tracciamento potrebbe rivelarsi fondamentale per monitorare l’andamento della pandemia e stabilire così in tempo le giuste misure da adottare a seconda delle aree geografiche.

Il funzionamento dell’app è stato inoltre illustrato anche da Andrew T. Chan, del Massachusetts General Hospital, che ha spiegato: “L’app raccoglie informazioni quotidiane dagli individui di una comunità per capire se si sentono bene o, altrimenti, quali sono i loro sintomi e se sono stati sottoposti a test per Covid-19.