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Toscana e Veneto potranno prescrivere test sierologici e tamponi

coronavirus milano prima 21 febbraio

Durante la fase 2 i test sierologici potranno essere prescritti dal medico di base. La decisione arriva da Veneto e Toscana.

Test sierologici, saranno prescrivibili dai medici di base in Toscana. Ad annunciarlo è il governatore Enrico Rossi. “Il medico può decidere di usarlo come verifica di post-malattia, ordinandolo come fa con qualsiasi altra prescrizione di prelievo del sangue. Bisogna andare agli uffici che fanno il prelievo: in 10 minuti si ha l’esito”. Se il soggetto sarà positivo, si dovrà contattare un numero verde per prendere appuntamento per il tampone di conferma. “Con questo intervento prende forma lo screening di massa che avevamo promesso in Toscana”, ha affermato Rossi, sottolineando che: “Ogni 10.000 test sierologici sono circa 300 le persone che risultano positive; queste a loro volta vengono sottoposti a tampone, e 50 hanno la conferma che sono positive”.

Test sierologici in Toscana

I test sierologici effettuati in Toscana sono 120mila. “Se abbiamo ancora dei dati positivi sui contagi – ha aggiunto Rossi – li abbiamo perché stiamo effettuando questo numero enorme di test”. Dei kit acquistati dalla Regione ne sono stati distribuiti: “Oltre 50mila nel servizio sanitario regionale, altri 20.000 nelle Rsa, e poi fino a 150.000 alle forze dell’ordine. In più la convenzione con i laboratori privati produce nell’arco di un mese altri 250.000 test, quindi per 500mila test siamo già sulla ‘linea di produzione’. Di questi 500mila sono stati al momento effettuati qualcosa come 120mila test che hanno dato determinati esiti, mentre altri stanno entrando nei nostri monitor”.

Intanto, in Veneto si procede alla prescrizione da parte del medico di base per quanto concerne il tampone rinofaringeo. Si tratterà di: “Una procedura esente ticket – spiega l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin – che si effettua inserendo uno specifico codice, denominato 5G1, nel momento della compilazione della ricetta dematerializzata. Per semplificare le cose alla gente, questa operazione di immissione del dato nel sistema informatico non sarà più eseguibile solo da parte del medico specialista di area di igiene e sanità pubblica, ma anche dai medici di medicina generale e dal pediatri di libera scelta. Non sarà quindi più necessaria la prescrizione specialistica”.