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Rilevate tracce di coronavirus nel liquido seminale di alcuni pazienti

Rilevate tracce di coronavirus nel liquido seminale di alcuni pazienti

Sono state trovate da un team di ricerca cinese tracce di coronavirus nel liquido seminale di alcuni giovani pazienti.

Un team di ricerca cinese ha rilevato la presenza di tracce di RNA virale del coronavirus SARS-CoV-2 nel liquido seminale di alcuni di giovane età colpiti in forma acuta dal Covid-19. La scoperta è al momento allo stato embrionale, motivo per cui non è ancora chiaro quali possano essere le implicazioni derivanti da questo studio. Resta ad esempio da capire per quanto tempo il coronavirus rimanga nel tessuto testicolare e soprattutto se questo possa eventualmente contagiare un’altra persona. In quest’ultimo caso, proprio come avviene per l’Ebola, il virus potrebbe essere trasmesso anche per via sessuale.

Tracce di coronavirus nel liquido seminale dei pazienti

Lo studio è portato avanti dagli scienziati dell’Ospedale Generale dell’Esercito di Liberazione del Popolo Cinese e del Centro nazionale di ricerca clinica per le malattie renali, in collaborazione con il Dipartimento di Nefrologia dell’Ospedale di Pechino-Chaoyang e dell’Ospedale Municipale di Shangqiu. I pazienti sottoposti allo ricerca sono stati 50 pazienti maschi affetti da coronavirus, di età pari o superiore ai 15 anni. Tutti hanno sviluppato una forma acuta del Covid-19 nel periodo compreso tra il 26 gennaio e il 16 febbraio. Solo 38 dei 50 pazienti hanno potuto fornire un campione di liquido seminale in quanto alcuni sono purtroppo morti ed altri non erano nelle condizioni cliniche adatte per la ricerca.

I risultati dello studio sul liquido seminale

L’RNA del coronavirus è stato individuato nello liquido seminale di 4 dei 15 pazienti ancora in condizioni gravi, e in 2 fra i 23 in recupero. Lo studio fin qui mostrato, al di là degli sviluppi che avrà in termini dell’identificazione o meno del virus come malattia sessualmente trasmissibile, va a confermare il fatto che l’RNA virale del coronavirus SARS-CoV-2 non circoli solo nell’apparato respiratorio. Recenti studi avevano infatti paventato la sua presenza anche nelle lacrime dei pazienti, nel fluido cerebrospinale e nel liquido peritoneale.