> > Come evitare il contagio da Coronavirus: i consigli dell'esperto

Come evitare il contagio da Coronavirus: i consigli dell'esperto

coronavirus-consigli-evitare-contagio

L'immunologo La Foche propone i suoi consigli scientifici per evitare il contagio da Coronavirus.

Coronavirus, quali consigli seguire per evitare il contagio? A rispondere a questa domanda ci pensa l’esperto immunologo, professor Le Foche. Il responsabile del day hospital di immunoinfettivologia dell’Umberto I di Roma in una lunga intervista al Corriere della Sera spiega cosa bisognerà fare da lunedì 18 maggio per non incorrere nell’infezione da Coronavirus, dato che si può piano piano ritornare alla vita di tutti i giorni. Anzitutto, Francesco Le Foche evidenzia come: “Dobbiamo abituarci a convivere con il virus. Trovare una nuova normalità, che non è lo status quo ante: serve più educazione civica e meno promiscuità. Le pandemie finiscono quando c’è una coscienza sociale che metabolizza l’idea della convivenza con il virus. E quando la società, esausta per la riduzione della libertà, si ribella alle restrizioni ed è pronta ad andare avanti”.

Coronavirus, consigli per evitare il contagio

Quale deve essere la giornata tipo per un cittadino che deve convivere con il Coronavirus? Le Foche spiega come: “Anzitutto caffè all’aperto, il Coronavirus si prende nei luoghi chiusi. C’è il sole, usciamo”. Inoltre, l’immunologo invita a evitare reazioni eccessive: “L’altro giorno in fila c’era una persona con la mascherina abbassata sulla bocca. Una signora urlava: maleducato, lei attenta alla salute pubblica. È sbagliato, certo, ma manteniamo le proporzioni. Anche perché ho visto gente in auto da sola con mascherina professionale FFP2 e guanti. Forse la comunicazione non è stata del tutto empatica”.

Per quanto concerne lo smart-working, Le Foche si esprime così: “Le aziende si deresponsabilizzano lasciando le persone a casa. Ma la nuova normalità, abbiamo detto, è convivere con il virus. E quindi si può anche tornare”. Capitolo aria condizionata e Coronavirus, per l’immunologo: “Servono impianti di nuova generazione, che abbattono la carica virale del 95 per cento. Se abbiamo riciclo all’interno ci contagiamo tutti”.