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Le proprietà antinfiammatorie della cannabis contro il Coronavirus?

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In Israele, per combattere il Coronavirus, si starebbe pensando a delle terapie a base di cannabinoidi.

Combattere il Coronavirus con terapie a base di cannabis. È l’ultima idea degli scienziati che arriva direttamente dall’Israele. I cannabinoidi non psicoattivi, infatti, potrebbero essere utili a trattare benefici per i pazienti affetti da Covid-19. Ne sono convinti diversi medici e ricercatori a livello internazionale, che si focalizzano sulle proprietà antinfiammatorie della cannabis e del CBD in particolare, cannabionide non psicoattivo dalle numerose virtù terapeutiche, oggetto di numerose ricerche scientifiche. Ed è per questo che in Israele è attualmente in corso una sperimentazione presso l’Ichilov Hospital. Gli studiosi vogliono capire se la molecola sia in grado di alleviare i sintomi della patologia e possa rallentare il processo infiammatorio che aggrava lo status degli affetti da Coronavirus.

Coronavirus e terapie a base di cannabis

Il dottor Barak Cohen, a capo di questa ricerca sugli effetti benefici di terapie a base di cannabis per contrastare il Coronavirus, ha sottolineato: “Si tratta di un approccio innovativo per trattare alcuni dei sintomi, utilizzando un componente della pianta di cannabis considerata sicura”. Ma non è l’unico caso di terapia a base di cannabis per il Covid-19 pensata in Israele. L’azienda biotecnologica Stereo Biotechs ha annunciato l’inizio di una sperimentazione clinica a base di steroidi e CBD. Per l’azienda, infatti, questo trattamento: “Con CBD può migliorare il trattamento attuale dei pazienti che si trovano in condizioni di pericolo di vita. Speriamo che questo studio porti a un beneficio più rapido per il numero crescente di pazienti con Covid-19 in Israele e nel mondo”.

La Medical Cannabis Network, invece, riferisce che i ricercatori dell’Israel Institute of Technology stanno lavorando su due studi che esplorano l’uso di una formulazione a base di terpeni derivati dalla cannabis nel trattamento del Coronavirus. Il primo studio si concentrerà su ciò che comporterà sul sistema immunitario, mentre il secondo studio indagherà l’enzima ACE2 e come il trattamento con i terpeni potrebbe prevenire l’ingresso dell’infezione nelle cellule umane. Anche in Italia si sta lavorando a terapie a base di cannabis per curare i malati da Coronavirus anche in virtù di quanto sostenuto dal medico Carlo Privitera.

Il parere dei medici

Il medico italiano, infatti, fin da febbraio sostiene che: “La cannabis, così come è già stato dimostrato nel trattamento di polmoniti dovute ad altri agenti virali che danno quadri patologici simili, ha dimostrato di poter migliorare i risultati clinici migliorando la risposta infiammatoria. Da medico penso che quantomeno la prova si debba fare, uno degli articoli da citare è uscito su Cell a gennaio 2020 e spiega che i meccanismi biologici e molecolari che si verificano nella sepsi, sono dovuti, oltre che alla presenza dell’agente patogeno, anche e soprattutto dalla reazione infiammatoria che è causa di stress progressivo di organi e apparati”.