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Incubi di notte sul coronavirus: gli esperti dicono che è normale

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Incubi e sogni sul coronavirus: secondo gli esperti è normale averli ma, hanno assicurato, sarà soltanto una condizione temporanea.

Sono molte le persone che durante la pandemia di coronavirus hanno avuto degli incubi sognando situazioni legate all’emergenza sanitaria. Secondo gli esperti però questo è normale e in breve tempo si potrà tornare a sonni tranquilli.

Incubi di notte sul coronavirus

Tra coloro che hanno accusato questo disturbo e lo hanno raccontato alla stampa vi sono Pearl Mattenson, un consulente emigrato in Israele e David Moyal, un amministratore della sinagoga di Toronto. Il primo ha dichiarato di aver sognato che, nel mezzo dell’epidemia lo stato in cui vive venisse attaccato da un nemico e che, con i razzi che volavano sopra la loro casa, aveva pochissimo tempo per capire cosa portare con sé per scappare.

Il secondo ha riassunto i suoi recenti sogni sotto l’etichetta di “Cronenbergesque“, con riferimento al regista canadese David Cronenberg che ha raffigurato l’intersezione di tecnologia, corpo umano e subconscio.

L’opinione degli esperti

Il professor Lavie, un esperto nella psicofisiologia dei disturbi del sonno, ha spiegato che esso è un barometro molto sensibile dei livelli di stress e quindi è la prima cosa che cambia quando si è stressati. “Quindi è molto naturale che le persone stanno vivendo questo durante la crisi da coronavirus. Sogniamo le cose che sono importanti per noi durante il giorno. I sogni sono bizzarri ora perché siamo in una situazione bizzarra“, ha sottolineato.

Un altra stranezza capitata a diverse persone è il fatto che rispetto ad altri periodi si ricordano meglio i sogni fatti durante la notte. In merito a ciò il dottor Meir Kryge ha spiegato che questo può essere attribuito a disturbi del sonno che molti stanno attualmente vivendo. Di solito chi dorme sperimenta a notte tra tre e cinque cicli di movimento rapido degli occhi (REM), momento in cui i sogni sono più vividi. Se ci si sveglia durante o subito dopo uno di questi cicli, quanto vissuto durante il sogno può essere più facilmente ricordato.

Le persone si stanno svegliando molto di più durante la notte, quindi c’è una maggiore probabilità che ricorderanno i loro sogni“, ha quindi spiegato Kryger. Il fatto che si sia disturbati può essere dovuto a diversi fattori, tra cui l’ansia di essere rinchiusi a casa.

Sia Lavie che Kryger sono comunque fiduciosi che la maggior parte degli individui alla fine tornerà al sonno normale. Secondo il primo potrebbe volerci più tempo per chi è duramente colpito da un punto di vista economico dalla situazione, perché vivrà momenti di ansia più a lungo. Un modo per uscirne potrebbe essere quello di evitare di passare troppo tempo sui social media e guardare i notiziari televisivi, soprattutto di notte.