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Coronavirus, rapporto Iss: sulle mascherine resiste fino a 7 giorni

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Secondo un recente rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità il coronavirus resisterebbe un giorno solo sui tessuti e fino a sette sulle mascherine.

Un nuovo documento del Ministero della Salute chiarisce l’effettiva permanenza del coronavirus su diverse superfici, tra cui le mascherine chirurgiche e gli indumenti che indossiamo ogni giorno. La circolare, che fa riferimento all’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità in materia ed è firmata dal suo direttore generale Giovanni Rezza, contiene indicazioni in merito alla corretta sanificazione delle strutture non sanitarie e spiega ai titolari delle suddette come intervenire per l’igienizzazione delle superfici e in particolar modo dell’abbigliamento.

Coronavirus, la permanenza su mascherine e abiti

Nel rapporto dell’Iss viene illustrata, tramite un’efficace tabella esplicativa, la permanenza del coronavirus sulle varie superfici, tra cui 30 minuti sulla carta, un giorno sui tessuti, due giorni sulle banconote, due giorni sul vetro, quattro giorni sulla plastica, quattro giorni sull’acciaio inox fino a sette giorni sulle mascherine chirurgiche esterne. Viene pertanto sfatato il precedente rapporto dell’Iss secondo cui la resistenza del Sars-CoV-2 sulle mascherine fosse di quattro giorni.

Lo stesso documento afferma inoltre cosa si intende normalmente quanto si pala si sanificazione degli ambienti non sanitari: “Quando si parla di sanificazione, anche in riferimento a normativa vigenti, si intende il complesso di procedimenti ed operazioni di pulizia e/o disinfezione e mantenimento della buona qualità dell’aria. Le indicazioni riportate nel presente documento sono riferite alla sanificazione di superfici e ambienti interni non sanitari per la prevenzione della diffusione dell’infezione Covid-19″.

La circolare del Ministero della Salute precisa infine come le indicazioni sulla sanificazione tengano conto anche dei rischi per la salute concernenti l’utilizzo dei prodotti per la sanificazione: “Tali indicazione si basano sulle evidenze, a oggi disponibili, per quanto concerne la trasmissione dell’infezione da Sars-CoV-2, della sopravvivenza del virus su diverse superfici e dell’efficacia dei prodotti utilizzati per la pulizia e la disinfezione dei locali. Le indicazioni considerano anche l’impatto ambientale e i rischi per la salute umana connessi al loro utilizzo”.