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Il Coronavirus può causare tiroidite subacuta

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A rendere noto il primo caso al mondo di tiroidite causato dal Coronavirus è l'università di Pisa.

Il Coronavirus può causare tiroidite subacuta. Ad affermarlo sono gli studiosi dell’Università di Pisa che, così, confermano si sospetti che nei mesi scorsi avevano avuto molti endocrinologi. Vi è un rapporto, dunque, tra l’infiammazione della tiroide e il Covid-19.

Il lavoro scientifico realizzato dall’equipe di ricercatori dell’ateneo toscano è stato pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, rivista della Società americana di endocrinologia. Nello specifico, il caso analizzato ha avuto per soggetto una giovane donna che ha avuto un attacco di tiroidite subacuta, patologia infiammatoria della tiroide, subito dopo essere guarita dal Coronavirus (si è negativizzata in modo spontaneo).

Tiroidite subacuta e Coronavirus

A supporto della tesi sul rapporto tra tiroidite subacuta e Coronavirus vi è il fatto che la paziente, solo un mese prima della malattia da Covid-19, aveva fatto i controlli alla tiroide ed era risultata perfettamente funzionante. Così Alessandro Brancatella, medico specialista in endocrinologia e dottorando di ricerca, a capo dello studio scientifico, con la biologa Debora Ricci, gli specializzandi Nicola Viola e Daniele Sgrò, Ferruccio Santini, associato di Endocrinologia e direttore dell’unità operativa Endocrinologia 1, e Francesco Latrofa, associato di Endocrinologia, hanno riscontrato questa correlazione.

E il team di ricercatori non ha dubbio sulla relazione tra tiroidite subacuta e Coronavirus:Ci sono molte prove sono a sostegno dell’eziologia virale o post virale della tiroidite subacuta e negli anni, diversi virus sono stati associati a questa malattia, anche se ad oggi non era mai stato descritto nessun caso provocata da coronavirus”.

Sintomi e cura

Di cosa si tratta nello specifico? La malattia è caratterizzata da dolore al collo molto intenso, febbre e malessere e sintomi legati all’eccesso di ormoni tiroidei circolanti, come sudorazione, tachicardia ed insonnia. La malattia, nello specifico, è stata trattata con successo con i glucocorticoidi, terapia utilizzata normalmente.

“Abbiamo ritenuto importante condividere con la comunità scientifica il caso di questa paziente con oltre 5 milioni di pazienti infettati in tutto il mondo è molto probabile che altri casi di tiroidite subacuta da coronavirus vengano alla luce”, spiegano dall’Università di Pisa.