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Covid, quanto durano gli anticorpi? Lo studio: dimezzati in pochi mesi

Covid-19, gli anticorpi diminuiscono dopo tre mesi

Gli anticorpi che ci proteggono dal coronavirus non durano oltre alcune settimane: lo studio pubblicato su Nature preoccupa il mondo scientifico.

Quanto durano gli anticorpi anti-Covid? Da quando si è scoperto che i pazienti guariti sviluppano un’immunità, gli scienziati hanno cercato di rispondere a questa domanda. Fra gli esperti c’è stato tanto ottimismo sui risultati: fra i primi il virologo Roberto Burioni, che in un tweet scrisse: “Questo è bene perché rende affidabile la diagnosi sierologica e, se gli anticorpi fossero proteggenti, promette bene per l’immunità“. Eppure uno studio ridimensiona l’ottimismo.

Covid: lo studio su quanto durano gli anticorpi

Lo studio fatto sugli anticorpi è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature. Secondo un team di scienziati, gli anticorpi anti-coronavirus si ridurrebbero col tempo: oltre il 70% nel giro di tre mesi. La ricerca è stata condotta da alcuni scienziati cinesi dell’Università di Chongqing, il dipartimento di medicina che si occupa di malattie infettive. Per lo studio sono stati presi in esame due gruppi di pazienti, per un totale di 74 persone. Il 90% di loro ha mostrato una forte diminuzione di anticorpi fra due e tre mesi. Un numero impressionante, a cui se ne aggiunge un altro: il 52,9% dei pazienti non aveva più anticorpi alla fine: risultava, cioè, siero-negativo. In poche parole, se tre mesi prima, il test seriologico dava esito positivo, dopo tre mesi quegli anticorpi sviluppati non ci sono più.

Gli anticorpi e il coronavirus: ciò che sappiamo

Stando ai test effettuati in Italia, gli anticorpi che si sviluppano entro una settimana dalla comparsa dei sintomi da Covid-19 sono le IgM (Immunoglobuline M): sono queste che consentono di rilevare i tempi brevi se si è contratta l’infezione. Dopo due settimane il corpo umano produce le IgG (Immoglobuline G): il loro ruolo è importante nei test seriologici fatti a distanza di tempo, perché hanno la cosiddetta memoria immunitaria. In pratica, sono loro che, dopo settimane, dicono se un individuo è entrato o meno in contatto con il Sars-CoV-2. Lo studio pubblicato su Nature solleva dei dubbi: se dovessero sparire gli anticorpi, non ci sarebbe traccia di immunità al coronavirus.

Va detto che lo studio della Cina è stato fatto su un campione limitato di pazienti. Tuttavia, questa pubblicazione getta nuovi interrogativi a cui gli esperti dovranno rispondere in futuro.