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Coronavirus, progetto pilota a Roma per l'assistenza domiciliare

Coronavirus progetto assistenza domiciliare

I medici di base attivi contro il coronavirus: il progetto per l'assistenza domiciliare lanciato a Roma.

A Roma prende il via un progetto pilota sperimentale sul coronavirus che ha l’obiettivo di rafforzare la medicina del territorio e l’assistenza domiciliale, oltre che naturalmente migliorare la capacità di tracciamento e dei test. Nello specifico riguarderà i cittadini della Asl Roma 3 in collaborazione l’ospedale Lazzaro Spallanzani, specializzato, come noto, in malattie infettive. Il fine della sperimentazione è consolidare il sistema di assistenza domiciliare per ridurre il peso sulle strutture ospedaliere evitando i ricoveri non del tutto necessari.

Coronavirus, il progetto per l’assistenza domiciliare

Nel Lazio, secondo i dati facenti capo a questa sperimentazione, il tasso di ospedalizzazione è più alto della media nazionale, tanto che risulta essere il territorio in Italia con il più alto numero di ricoverati. Francesca Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani, si è così espresso sul progetto: “Se noi rinforziamo il territorio e l’assistenza domiciliare evitiamo ricoveri inappropriati e diamo al cittadino la possibilità di essere curato a casa. Questa malattia, proprio perché in questa fase si dimostra meno grave che in passato, può essere benissimo curata a casa”.

Da un punto di visto pratico il progetto 10 per 10, questo il nome della sperimentazione, prevedrà anche l’utilizzo di farmaci sperimentali con ogni medico di famiglia che prenderà in carico dieci device per dieci pazienti per portarli a casa delle persone. Qui screening generale con misurazione dei parametri vitali, pressione, elettrocardiogramma, saturimetro e ecografia polmonare. Oltre che visitare, i medici di base potranno anche fornire ai pazienti i farmaci sperimentali che solitamente vengono somministrati in ospedale.