La biologa Barbara Gallavotti nel suo consueto intervento intervento a DiMartedì su La7, ha riportato un’interessante studio condotto dal MIT di Boston che sottolinea come dal suono della tosse sia possibile riconoscere chi è positivo asintomatico al covid e chi invece non è infetto. “È uno studio curioso – ha detto la biologa- tant’è che anche io la prima volta che l’ho sentito pensavo fosse uno scherzo. Poi sono andata a controllare se era stato pubblicato e l’ho trovato”.
La notizia sul suono della tosse negli asintomatici ha incuriosito. Per chi volesse, ecco il comunicato stampa del MIT (in inglese purtroppo) https://t.co/xJ7ZIQQz0S
— Barbara Gallavotti (@bgallavotti) November 5, 2020
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Barbara Gallavotti e lo studio sul suono della tosse
“Lo studio – prosegue la Gallavotti – parte dal fatto che quando qualcuno tossisce ed è asintomatico il suono che produce con il suo colpo di tosse è diverso dal suono prodotto da una persona che non è stata infettata. È un qualcosa che a orecchio forse non riusciamo a distinguere, però un programma di intelligenza artificiale può cogliere una differenza con un’accuratezza non tanto dissimile da quella di un tampone”.
Questa ricerca per la biologa e per gli scienziati del MIT che l’hanno condotta potrebbe avere dei risvolti pratici molto utili nella vita di tutti i giorni: “L’idea dei ricercatori è dunque quella di creare una app in modo che tutti noi possiamo tossire sul cellulare prima di uscire di casa e capire se si è infetti o meno”. L’applicazione potrebbe avere dunque una grande utilità, ma, per stessa ammissione della Gallavotti, le app contro il covid in Italia sembrano non avere grande successo. Il riferimento in tal senso è naturalmente ad Immuni e a tutte le sterili polemiche nate sul suo utilizzo.