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Covid, per Natale tampone prima del cenone: non è una sicurezza

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Un tampone negativo contro il Covid-19 non sarà sufficiente a permettere i festeggiamenti per Natale.

Il Natale 2020 non sarà come quello degli altri anni. Il Governo, a fronte della seconda ondata di Covid-19, ha categoricamente vietato i consueti festeggiamenti. “Veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non saranno possibili”, ha detto il Premier Giuseppe Conte.

In queste ore si sta definendo un protocollo con regole precise per trascorrere le feste in sicurezza, almeno con un nucleo ristretto dei familiari. Si ipotizza un numero di cinque o massimo sei persone nella stessa casa. Nelle zone in cui i ristoranti saranno aperti, invece, tavoli per massimo quattro o sei persone. 

Il tampone prima del cenone

Nei giorni scorsi si è ipotizzato, come soluzione per trascorrere le feste in famiglia, di sottoporsi a tampone rapido prima del Natale. In questo modo molti ritenevano sarebbe stato possibile arginare i contagi. In realtà i vertici del Governo hanno bocciato tale ipotesi.

Il motivo sta nel fatto che sottoporre gran parte della popolazione a tampone rapido alla vigilia di Natale sarebbe impossibile, sia per le elevate richieste sia per il tempo necessario a ricevere l’esito. Viceversa, facendo il test qualche giorno prima non si avrebbe la certezza di essere ancora negativi al momento dei festeggiamenti. Il Covid-19, infatti, può essere contratto in qualsiasi momento.

Soltanto l’ipotesi di sottoporsi a tampone settimane prima e restare in isolamento domiciliare nei giorni che intercorrono tra il tampone rapido e le feste potrebbe rivelarsi sicura, ma sarebbe sostanzialmente impraticabile per la quasi totalità delle persone in virtù di impegni lavorativi e necessità di altro genere.