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Covid, perché in Asia la mortalità è più bassa rispetto all’Europa

Covd Europa mortalità più alta

Lo dice uno studio condotto da un team di ricerca italiana. In Asia i morti per Covid-19 sarebbero meno rispetto all’Europa.

Il Coronavirus da quasi un anno si è diffuso in tutto il mondo arrivando anche negli angoli del globo in apparenza più impensabili e adesso è il momento di tirare le somme. Dalla mappa dei contagi stilata dall’Università John Hopkins sarebbe emerso che i contagi avrebbero superato quota 62 milioni al 28 novembre con un totale di 1.045.000 di vittime in tutto il globo. Un dato importante da cui tuttavia sarebbero emersi degli interessanti risvolti. Stando a quanto riporta una ricerca condotta da un team di scienziati italiano è risultato che la mortalità in Europa è superiore rispetto a quanto riscontrato nel continente Asiatico nonostante proprio a Wuhan si sia formato il primo focolaio di Covid-19. Si tratterebbe comunque un dato che ci dice molto anche sui Paesi dove il Coronavirus si sarebbe via via diffuso.

Covd, in Europa mortalità più alta

Lo sostiene una ricerca condotta dall’Istituto Scientifico San Raffaele e dell’Università Vita-Salute San Raffaele. In Asia la mortalità di casi per Covid è minore rispetto a quanto riscontrato in Europa. L’indagine sarebbe stata eseguita a partire dai dati che sono stati diffusi da OurWorldInData.org e da Worldometers.info. I dati che sono stati diffusi prendono come punto di riferimento quanti decessi ci sono stati per milione di abitanti. Ciò che emerso da questa analisi potrebbe avere dei riscontri interessanti. Dalla ricerca è risultato che Paesi asiatici come Taiwan hanno raggiunto appena 1 milione di contagi contro il Belgio nella quale si sarebbero verificate 1.112 decessi ogni milione di abitanti. Non solo Nei 20 Paesi con maggiore mortalità per Covid non vi sarebbero Paesi Asiatici.

I dettagli dell’indagine

Proprio su questo punto hanno cercato di far chiarezza il team di ricerca del San Raffaele analizzando alcuni importanti fattori. L’età media per abitanti come è noto è un indice rilevante e va ad influire di molto sul tasso dei decessi. Pensiamo all’Italia che ha una media di circa 45 anni contro gli appena 31 in Asia. Dall’indagine condotta dal San Raffaele è emerso anche un indicatore culturale. La mascherina viene indossata per cultura in Paesi come Cina e Giappone anche solo per un raffreddore o in caso di smog intenso. Vi sarebbe un altro fattore genetico legato al fatto che in oriente sarebbero state riscontrate meno mutazioni a livello sanguigno legato alla formazione dei coaguli considerato pericolosissimo per chi è affetto da Covid.

Ultimo ma non meno importante l’attivazione di protocolli per fronteggiare la pandemia. I Paesi asiatici erano già preparati a causa di epidemie simili da cui deriva il Coronavirus come la SARS. La ricerca è stata pubblicata dalla rivista Pathogens and Global Health e ha visto la collaborazione di un team di ricerca di Mosca proveniente dall’Istituto di Ricerca Reanimatologica V. Negovsky e dal Centro Federale di Ricerca Clinica di Rianimazione.