Il vaccino Covid Pfizer offre protezione forte a 10 giorni dalla prima dose. Lo ha dichiarato l’americana Food and Drug Administration (FDA), agenzia che regolarmente tratta farmaci, prodotti alimentari e terapie sperimentali. Il “BNT162b2” nato dal colosso farmaceutico americano, assieme alla società tedesca BioNTech, prevede una seconda iniezione dopo 3 settimane.
Vaccino Covid Pfizer: la protezione
Secondo i primi dati diffusi dalla FDA, le curve nei grafici della somministrazione, tra cavie umane trattate con placebo e con vaccino, si avvicinano per una decina di giorni. Dopodiché quella dei vaccinati s’impenna, mentre quella dei non vaccinati rimane piatta a dimostrazione dell’efficacia dell’antidoto.
Ad oggi non vi sono effetti collaterali gravi, nonostante due operatori sociosanitari in Gran Bretagna abbiano riportato di reazioni allergiche. I due, va specificato, avevano un passato di significative reazioni avverse e per questo motivo il Governo ha sconsigliato a persone come loro di sottoporsi al vaccino Covid. Medesima raccomandazione anche per donne in gravidanza e ragazzi sotto i 16 anni, per i quali non è ancora nota l’efficacia dell’antidoto.
Vaccino Pfizer, serve seconda dose
Come per molti vaccini, anche per quello Pfizer BioNTech è necessaria una seconda iniezione a 3 settimane dalla prima. Serve a sviluppare “cellule di memoria” che conservano il ricordo dell’antigene presentato all’organismo con la prima inoculazione. Non è ancora noto quanto duri l’efficacia di questo vaccino, mentre di quello Moderna si sa che perdura sino ad almeno 3 mesi anche se si spera duri molto di più.