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Covid-19 provoca patologie cutanee: il legame tra virus e dermatosi

Coronavirus

Il paziente uno di Covid in Italia è una ragazza con patologie cutanee: i sintomi a novembre 2019.

In Italia è stato scoperto che il primo caso di Covid-19 risale al 10 novembre 2019. Si tratta di una ragazza di 25 anni che si presentò in un ospedale della provincia di Milano con una dermatosi (che sparì soltanto dopo cinque mesi) ed un leggero mal di gola. In base alla biopsia alla pelle effettuata in quel periodo alla paziente, a posteriori è emerso che era positiva. Il legame tra patologie cutanee e virus, d’altra parte, è da tempo oggetto di studio.

Il legame tra Covid e patologie cutanee

La ricerca in merito al legame tra Covid-19 e patologie cutanee, che ha portato all’individuazione del nuovo paziente uno (che presentava una dermatosi orticarioide simile a una placca sulle braccia) in Italia, è nata proprio dalla registrazione di un gran numero di dermatiti atipiche alla fine del 2019 nel Paese. Gli esperti in questi mesi hanno ampiamente dimostrato attraverso diversi studi che il virus può causare diverse tipologie di patologie cutanee: dall’orticaria fino a dei mini-geloni, nonché a manifestazioni simili a quelle di altre patologie infettive come la varicella.

Dopo aver studiato le manifestazioni cutanee in pazienti affetti da COVID-19 dell’area milanese, ho riesaminato al microscopio le biopsie di malattie cutanee atipiche eseguite alla fine del 2019 in cui non era stato possibile effettuare una diagnosi ben precisa. Abbiamo cercato nel passato perché nei nostri lavori già pubblicati su riviste internazionali, abbiamo dimostrato che esistono, in questa pandemia, casi in cui l’unico segno di infezione da COVID-19 è quello di una patologia cutanea. Mi sono domandato se avessimo potuto trovare indizi della presenza della SARS-CoV-2 nella cute di pazienti con solo malattie della pelle prima dell’inizio della fase epidemica ufficialmente riconosciuta“, ha spiegato il dott. Raffaele Gianotti.