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Vaccino Pfizer, perchè è rischioso posticipare la seconda dose

Vaccino rischioso posticipare seconda dose

Posticipare la seconda dose di vaccino è rischioso in quanto riduce la sua capacità protettiva.

Come noto il vaccino Pfizer-BioNtech contro il coronavirus necessita della somministrazione di due dosi del farmaco a distanza di 21 giorni. Posticipare questa seconda dose potrebbe essere rischioso, in quanto ne andrebbe a compromettere l’efficacia finale. A spiegarlo è Ugur Sahin, numero uno dell’azienda biotecnologica tedesca, che ha sottolineato come la protezione conferita del siero “diminuisce se la seconda dose dovesse arriva dopo tre settimane o quattro settimane o sei settimane”. La tempista assume dunque un carattere assolutamente fondamentale, con le strutture sanitaria predisposte che dovranno essere in grado di coordinare le nuove vaccinazioni con i necessari richiami senza incappare in ritardi e dimenticanze.

Vaccino: rischioso posticipare la seconda dose

Il Ceo di BioNTech ha più volte sottolineato nell’ultimo periodo come il farmaco brevettato dalla sua azienda con Pfizer non sia in grado di immunizzare tutti i paesi del mondo, motivo per cui è necessario che gli organi competenti velocizzino le procedure per la messa in commercio di altri vaccini.

“La situazione non è buona – aveva detto Sahin al giornale tedesco Spiegel – Si è creato un gap perché non sono stati approvati altri vaccini e noi dobbiamo coprire il buco con i nostri. Stiamo tentato di avere nuovi partner che producano per noi ma non è che ci siano fabbriche specializzate che non vengono utilizzate in giro per il mondo che possano produrre vaccini della qualità richiesta da un giorno all’altro”. Dal canto suo l’azienda ha assicurato di riuscire a produrre circa 2 miliardi di dosi entro la fine del 2021 a seguito anche della decisione dell’Ema di autorizzare la somministrazione di sei dosi – e non più 5 – per ogni singolo flacone del siero in questione.