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Vaccino Covid, UK: chi ha avuto 2 dosi potrebbe ancora contagiare

Vaccino Covid

Vaccino Covid, l'avvertimento del Regno Unito: "Chi ha avuto le due dosi potrebbe ancora contagiare". Ecco il perché

Prosegue la campagna vaccinale in Italia, mentre in altri Paesi ha già raggiunto numeri importanti. Dal Regno Unito arriva però un avvertimento: nonostante la seconda dose del vaccino, si potrebbe essere ancora contagiosi.

Vaccino, l’avvertimento dal Regno Unito

L’avvertimento arriva dal Regno Unito: “Il vaccino può evitare di ammalarsi in modo grave ma non sappiamo ancora se impedisce il contagio“. A parlare è il professor Jonathan Van Tam, consulente del governo e vicecapo della Sanità del Regno Unito. Il professore raccomanda di continuare a seguire le regole anti contagio, in quanto non si hanno ancora risposte certe in questa fase di somministrazione del vaccino anti Covid.”Anche le persone che sono state vaccinate con due dosi potrebbero trasmettere il Covid a chi non ha ancora ricevuto il farmaco, per questo è importante continuare a seguire le regole”. Nel Regno Unito la campagna vaccinale procede a un ritmo spedito: solo il 23 gennaio sono state vaccinate 478mila persone, per un totale di quasi 6 milioni di cittadini che hanno ricevuto la prima dose.

La spiegazione dell’immunologa Viola

In Italia, a chiarire la questione è l’immunologa Antonella Viola. “Ancora non abbiamo dati certi: non sappiamo se il vaccino induca quella che viene chiamata “immunità sterilizzante”, che impedisce al soggetto immunizzato di infettarsi e contagiare altre persone, che non siano protette -spiega la dottoressa-. La comunità scientifica, però, è ottimista. I dati pre-clinici di Pfizer e Moderna sui macachi vaccinati mostrano che il virus non è più in grado di replicarsi nelle vie respiratorie superiori e quindi che gli animali non sono più contagiosi. Anche dati ottenuti nel trial clinico di Moderna vanno in questa direzione, mostrando una percentuale inferiore di persone risultate positive rispetto al gruppo di controllo, dopo la vaccinazione -continua la Viola-. Se confermato, non avranno i sintomi da Covid-19 e non si potranno infettare: il virus troverà anticorpi neutralizzanti a sbarrargli la strada, tanto da non riuscire a infettare né il soggetto, né altri che venissero a contatto con lui”.

Non sappiamo l’efficacia dopo prima dose

Dalle prime sperimentazioni, c’è però ottimismo. “Si basa anche sul fatto che un vaccino che blocchi la sintomatologia sta limitando anche la replicazione virale. Se anche una persona dovesse essere infettata, difficilmente produrrebbe una quantità di particelle virali tale da diventare contagiosa” spiega l’immunologa al Corriere. “I dati solidi che abbiamo, ottenuti dai trial clinici, si basano sulle due dosi somministrate nei tempi corretti -chiarisce la docente di Patologia-. Non sappiamo molto dell’efficacia dopo la prima dose, tanto meno della possibilità di generare immunità sterilizzante. Per accelerare tutti i processi si è preferito privilegiare la verifica dell’efficacia del vaccino nel fermare la malattia e i suoi sintomi più gravi, ma ora stanno continuando le ricerche sulla persistenza degli anticorpi e sulla loro capacità di bloccare la trasmissione del virus”. Nel frattempo, quindi: “Dobbiamo continuare a usare le mascherine e a mantenere il distanziamento finché non saremo sicuri che il vaccino possa bloccare la trasmissibilità, ma anche perché nessun vaccino è efficace al cento per cento”.